Delitto di via Randaccio il lavoro le gite in bici e il sogno del matrimonio Chi era Angelito Manansala

Milano, 22 aprile 2025 – “Un uomo riservato, di poche parole, sempre cordiale. Un grande lavoratore. Usciva la mattina e tornava a casa la sera. Un dispiacere immenso sapere che sia lui la vittima dell’omicidio di via Randaccio. Non potevamo immaginarlo”. Lutto nel condominio in cui abitava Angelito Acob Manansala, il domestico filippino di 61 anni strangolato il giorno di Pasqua, vittima secondo quanto emerso dalle indagini del ladro-assassino Dawda Bandeh, intrufolatosi nella dimora in cui l’uomo prestava servizio.A parlare sono alcuni vicini di casa e Saverio L., il custode del caseggiato tra le zone di Niguarda e Bicocca, nello spicchio nord della città, in cui Angelito viveva insieme alla compagna connazionale Laurelia Arriola da circa sei anni. Domenica la donna si è presentata in via Randaccio, non appena ha saputo della tragedia.
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