Il tattoo è sempre più high tech e connesso al web
È DEMOCRATICO. Se prima il tatuaggio «era appannaggio quasi esclusivo di giovani e giovanissimi, ora l’età media di chi si avvicina alla body art è salita a 40, anche a 50 anni», osserva il tatuatore Mirko Zona, titolare dello Zonart tattoo Studio e direttore artistico della nascente Como tattoo Convention (la prima edizione è attesa per ottobre 2025). Soprattutto, il tattoo è sempre più hi-tech. C’è, per esempio, quello che si presenta patch e performa da wearable device come DuoSkin, nato dalla partnership tra il team Microsoft Research e il Massachusetts Institute of technology: in foglia d’oro, è dotato di sensori che leggono la pelle e ne rilevano i parametri fondamentali, dal livello di idratazione alle fluttuazioni di temperatura.
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