La crisi del lavoro rallenta il settore
Gli ultimi segnali riferiti all’economia locale di Fabriano (crisi Beko e caso Cartiere tra tutte) creano una problematica in termini di popolazione e spesa complessiva, con una conseguente minore propensione all’investimento nel settore commercio e una maggiore difficoltà a riutilizzare locali commerciali dismessi. Lo afferma, analisi e dati alla mano, la Confcommercio.La crisi del commercio viene confermata dal fatto che il settore del terziario, condizionato dallo sviluppo dei servizi a famiglie e imprese, registra a livello nazionale una crescita del 2,7 per cento mentre nel Fabrianese segna un 1,1 per cento di contrazione. Il centro storico mantiene una discreta attrattività commerciale nelle sue vie principali mentre si assiste ad una graduale desertificazione delle zone limitrofe, mettendo a rischio l’intero sistema attrattivo del centro.
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