Nelle famose terre di Donnafugata citate da Tomasi di Lampedura

«Noi fummo i Gattopardi, i Leoni; quelli che ci sostituiranno saranno gli sciacalletti, le iene; e tutti quanti Gattopardi, sciacalli e pecore continueremo a crederci il sale della terra» recita una delle frasi più famose del Il Gattopardo di Giuseppe Tomasi di Lampedusa pronunciata dal principe di Salina, don Fabrizio.Pubblicato nel 1958, un anno dopo la morte dell’autore, rifiutato da diversi editori e bocciato anche da Elio Vittorini, premio Strega l’anno dopo e primo best-seller italiano con oltre 100.000 copie vendute, nel 1963 ha anche goduto della indimenticabile trasposizione sul grande schermo di Luchino Visconti con Alain Delon, Claudia Cardinale e Burt Lancaster.Lo scorso 5 marzo su Netflix è sbarcata la serie tv in sei episodi con Kim Rossi Stuart, Deva Cassel e Saul Nanni. Don Fabrizio Corbera, principe di Salina, duca di Querceta, protagonista del romanzo, com’è noto era anche marchese di Donnafugata, una location di fantasia nella quale ritroviamo luoghi e ambienti realmente esistenti a Palma di Montechiaro e Santa Margherita Belice.
Nelle famose terre di Donnafugata citate da Tomasi di Lampedura

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