Quando salutò e ricevette la maglia degli operai licenziati Smith Ci sentimmo accolti e compresi

"Ci sentimmo accolti, compresi, come se il Papa in quei preziosi istanti stesse mettendo tutti noi al centro del mondo". Con queste parole Luciano Soldi, ex dipendente e ex Rsu di Smith Bits, ricorda il 2 settembre 2015, Quando una delegazione di operai licenziati dalla multinazionale con sede a Saline incontrò Papa Francesco in Vaticano. L’incontro scaturì da una lettera che l’allora vescovo di Volterra, monsignor Alberto Silvani, inviò al Santo Padre sulla burrascosa vicenda dei licenziamenti che nell’estate 2015 si scatenò come un terremoto sullo stabilimento. "Era il 2 settembre, i licenziamenti scattarono a agosto ma partimmo lo stesso. Eravamo in 70 a San Pietro, tra operai, impiegati e alcuni familiari - il racconto di Soldi - non riuscimmo ad avere un’udienza con il pontefice ma sul sagrato della piazza, Francesco passò per un saluto.
Quando salutò e ricevette la maglia degli operai licenziati Smith  Ci sentimmo accolti e compresi

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