Quel film che scatenò lo scandalo La ‘guerra’ tra Lucca e Cortese

Lucca e la sua fama di essere scelta quale set d’eccezione per girare film di successo, arriva da lontano. È il mese di novembre 1952 e l’attore, regista e critico teatrale Leonardo Cortese, previo contatto con l’allora presidente dell’Ente provinciale del turismo e altre istituzioni, raccoglie entusiasmo per la proposta di girare a Lucca il suo film "Articolo 519 codice penale", la cui trama racconta la storia di un dottore che intrattiene una relazione con una minorenne: la famiglia scopre il fatto, gli chiede di sposarla ma lui rifiuta e viene trascinato in tribunale con l’accusa di violenza carnale.Il presidente dell’Ente del turismo come gli altri soggetti sono ignari della trama ma si intravede nella scelta di girare il film, un’opportunità di promozione della città. È il 6 novembre 1952 – così riporta il settimanale Epoca in un numero speciale dedicato alla regina Elena di Savoia – e il regista ottiene di proiettare l’anteprima nazionale del film nell’allora cinema Pantera di via Fillungo.
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