Ermal Meta e la nascita di una canzone Un esercito di 2 che improvvisa Sanremo Quando rivedo la foto dico al me di allora bravo ce l’hai fatta
Milano – Canzoni e dintorni. Come nascono e da dove vengono? Ermal Meta se lo chiede nello spettacolo con cui affronta sabato prossimo il pubblico del Carcano di Milano e il 3 maggio quello del DisPlay di Brescia. “C’è un lampo intuitivo, che illumina uno spazio all’interno del quale scorgi qualcosa – spiega l’uomo di “Un milione di cose da dirti”, 44 anni compiuti il giorno di Pasqua –. Non capendo subito cos’è, devi cercare di tradurlo nel minor tempo possibile attraverso quella che chiamiamo ispirazione. I brani nascono da questo humus, da questo insieme di suoni che lasciano emergere qualcosa, originando un’onda che pian piano si fa canzone. L’idea dello spettacolo è stata proprio ricreare sulla scena questo percorso musicale”. Cos’è cambiato e cos’è rimasto dello spettacolo, rispetto alla prima ad Orvieto di fine marzo?“È rimasto il repertorio, e neppure troppo quello, perché in scena improvvisiamo tanto e con Davide Antonio Pio, pianista e co-autore dello spettacolo, ci inventiamo addirittura dei brani istantanei, lasciandoci guidare dagli umori del momento”.
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Ilgiorno.it - Ermal Meta e la nascita di una canzone: “Un esercito (di 2) che improvvisa. Sanremo? Quando rivedo la foto dico al me di allora: bravo, ce l’hai fatta”
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