La nota di Antonio Montesanti Pizzo e il macigno di San Giorgio

di Antonio MontesantiSi narra che in questa data di molti secoli fa, di notte, la città di Pizzo stava per soccombere all’ennesimo assedio saraceno.L’attacco fu furioso: dagli sciabecchi sbarcarono migliaia di uomini infernali alla Seggiola, che in un attimo sgominarono le stanche difese dei cittadini armati.Proprio nell’attimo in cui stavano per abbattere Porta Nord della città una nuvola di polvere coprì la scena del combattimento e da uno squarcio di luce intensa e letale apparve un cavaliere con una corazza d’argento che al galoppo, a mezz’aria come levitando, attraversava l’armata nemica mutandola in sangue.Davanti ad esso un grosso macigno di granito rotolò lungo la discesa della Seggiola facendo strage, lungo il percorso, di tutti gli assalitori infedeli.“È SAN Giorgio!” si sentì gridare in coro.
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