L’inaspettata compostezza della politica di fronte alla morte di Papa Francesco

Per una volta, va notato, la politica non si è azzuffata. Poteva farlo sulle rievocazioni e i giudizi su Papa Francesco. Invece niente polemiche in un mondo nel quale si litiga anche su che ore sono: ha vinto il rispetto per la figura di Bergoglio. Bene. Anche perché non era scontato che i Francesco Lollobrigida, i Marco Furfaro, gli Ettore Licheri, i Maurizio Gasparri, le Augusta Montaruli, le Laura Ravetto se ne stessero zitti, evitando di appropriarsi di questo o quel gesto, di questa o quella frase del Pontefice scomparso.Stavolta sono stati risparmiate agli italiani i soliti slogan e le trite frasi fatte. Purtroppo non si sono evitate le fotografie con il Papa, i ricordi personali, i tanti «quella volta mi disse»; nella giungla della politica il narcisismo abbonda – praticamente inestirpabile.
L’inaspettata compostezza della politica di fronte alla morte di Papa Francesco

Linkiesta.it - L’inaspettata compostezza della politica di fronte alla morte di Papa Francesco

Leggi su Linkiesta.it
Video L’inaspettata compostezza