L’odio è un dio che si annoia L’ultimo scritto di Sansal prima del arresto
Le parole che seguono sono state consegnate il 20 ottobre da Boualem Sansal al saggista ed ex direttore dell’Unesco, Bernard Hadjadj, come prefazione per il suo nuovo libro, “La haine islamiste”. Meno di un mese dopo, Sansal scompariva in una galera algerina, anziano, malato e innocente, e da allora i suoi unici segni di vita sono le udienze del processo-lampo in cui è stato condannato a cinque anni di carcere. L’Algeria ha espulso dodici diplomatici francesi. La Francia ha richiamato il suo ambasciatore. La crisi tra i due paesi è la peggiore che abbiamo vissuto dal 1962 e non si vede ancora come Sansal possa uscire dal carcere. Ora che esce il libro di Hadjadj, L’ultimo scritto di Sansal suona come una premonizione della sua “colpa” agli occhi di Algeri, degli islamisti e dei loro amici occidentali.
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