Spagna l’acquisto di proiettili da Israele fa tremare la maggioranza di governo

In Spagna rischia di aprirsi una crisi di governo dopo la decisione del ministero dell’Interno di procedere con un contratto da 6,6 milioni di euro per l’acquisto di 15 milioni di proiettili da un’azienda in Israele. L’accordo, inizialmente cancellato a ottobre in seguito allo scoppio del conflitto a Gaza, è stato poi confermato dal ministero guidato da Fernando Grande-Marlaska, che ha motivato il dietrofront con il rischio di pesanti clausole penali e le necessità operative per la Guardia Civil. La decisione ha sorpreso gli alleati del governo perché il premier Pedro Sánchez è stato il leader europeo più critico dell’offensiva di Israele a Gaza, arrivando a chiedere alla comunità internazionale di sospendere la vendita di armi a Tel Aviv. La scelta ha così scatenato la dura reazione di Sumar, la piattaforma di sinistra fondata dalla seconda vicepremier Yolanda Díaz.
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