Il sangue che canta Patrick Pearse e la rivolta di Pasqua

Roma, 24 apr – Nella primavera del 1916, mentre l’Europa affogava nelle trincee della Grande Guerra, a Dublino risuonava un altro fuoco. Fuoco non di eserciti stranieri, ma di figli d’Irlanda armati solo di fucili antiquati e di una volontà di ferro. Il Lunedì di Pasqua, 24 aprile, un gruppo di uomini e donne — poeti, maestri, contadini, operai — insorse contro l’impero più vasto che il mondo avesse mai conosciuto. Era la rivolta di Pasqua. E a guidarli, con il volto sereno e l’anima in fiamme, c’era Patrick Henry Pearse: il poeta martire, il pedagogo ribelle, il profeta del sangue e del sacrificio.Pearse, la poesia della rivoluzioneNel cuore della primavera, quando la linfa torna a scorrere negli alberi e i venti d’Irlanda profumano di torba e destino, torna a cantare il sangue versato in nome della libertà.
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