La solitudine di Netanyahu e la crisi dello Stato israeliano

Giorni difficili, molto difficili per un Benjamin Netanyahu che sempre più spesso dimostra di aver perso lucidità. È Stato l’unico premier al mondo a tacere di fronte alla morte di Papa Francesco, in un’evidente attestazione di arroganza, ormai sua chiave di azione su tutti i fronti. Questo mentre il suo ministro degli Esteri ha cancellato il post ufficiale di condoglianze per la morte del Pontefice. Il secondo atto di arroganza, in linea con lo stile del peggior esecutivo che Israele abbia mai avuto. Solo il presidente della Repubblica Isaac Herzog ha salvato il lignaggio internazionale di Israele e un livello condiviso di decenza: subito dopo la notizia del decesso del Papa ha emesso un comunicato di sentite condoglianze.Sul fronte delle relazioni israelo-americane si rivela ogni giorno di più infondata la scommessa che Bibi Netanyahu ha fatto su un Donald Trump complice della sua strategia.
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