Mi piacerebbe fare un’esperienza in carcere Richiesta dietro una dichiarazione che interroga l’educazione Lettera

Inviata da Simone Billeci - Ci sono parole che irrompono nel quotidiano scolastico con la forza di una scossa. Una di queste è stata pronunciata da uno studente minorenne, in un contesto didattico apparentemente ordinario: “Mi piacerebbe fare un’esperienza in carcere.” Non si trattava di una proposta educativa, né di una curiosità legata a un percorso di giustizia riparativa. Era una frase detta con serietà disarmante, con il desiderio – dichiarato – di vivere quella condizione dall’interno, come carcerato.L'articolo “Mi piacerebbe fare un’esperienza in carcere”. Richiesta dietro una dichiarazione che interroga l’educazione. Lettera .
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Altre fonti ne stanno dando notizia: Giulia Gibin, una parrucchiera sul palco: miss mamma in carcere ha la sua voce; “Evadere da dentro”, Civitas porta gli alunni in carcere con il pm Musolino: «Posso essere libero e felice solo se lo sono anche gli altri»; Il carcere negli occhi degli studenti; Imparare la libertà. Romani e Crescentini: «Cosa abbiamo capito vivendo dentro un carcere minorile»; «Io in carcere? Va bene sarà la mia università».

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