Armi bloccate al porto Ma da Milano e Bologna passarono quattro ordini

Aveva già aggirato i controlli di altre tre dogane italiane nel 2024, esportando componenti impiegabili per applicazioni aerospaziali e militari. Prima che l’Agenzia delle Dogane bloccasse l’ultimo carico – 800 pezzi per costruire cannoni, un valore stimato di 150.000 euro – al porto di Ravenna lo scorso 4 febbraio, l’imprenditore 57enne della provincia di Lecco, ora indagato per esportazione non autorizzata di materiale d’armamento, aveva già spedito materiali analoghi in Israele. Lo aveva fatto il 25 giugno e il 10 settembre passando dalla dogana di Bologna, e poi ancora il 6 novembre da quelle di Milano 1 e Milano 2, senza destare sospetti.Anche in quei casi, come confermano le indagini dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli nell’ambito del fasciolo aperto a Ravenna, i carichi erano ufficialmente presentati come “forgiati”, “fusioni” o “semilavorati” prodotti da due società di Varese.
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armi bloccate porto Melizzano (BN) Porto abusivo di armi. Nei guai un vigilante dei cantieri alta capacità Napoli– Bari - Carabinieri denunciano un uomo per porto abusivo di armi a Melizzano I Carabinieri dell’Aliquota Radiomobile della Compagnia di Cerreto Sannita, unitamente ai Militari della Stazione Carabinieri di Frasso Telesino, hanno denunciato in stato di libertà un quarantenne originario di altra Regione, per porto abusivo di armi. L’uomo, impiegato in una società di vigilanza operante sul cantiere della linea ferroviaria ad alta capacità Napoli – Bari, mentre si trovava all’interno di un bar del comune di Melizzano, intimoriva gli avventori mostrando una pistola riposta nella fondina. 🔗puntomagazine.it

armi bloccate porto Estorsione, persecuzioni e porto d'armi: 24enne pesarese arrestato a Senigallia - Senigallia (Ancona), 13 marzo 2025 - Atti persecutori, estorsione e porto d'armi illegale. Sono questi i reati per i quali è stato arrestato a Senigallia un giovane di 24 anni originario di Pesaro. Su di lui pendevano un ordine di carcerazione della Procura di Ancona, dopo che due condanne erano diventate definitive negli ultimi mesi dello scorso anno. In particolare per i vari episodi di atti persecutori e le estorsioni commessi a Pesaro a partire dal 2018, nei confronti della madre anziana con cui all’epoca conviveva. 🔗ilrestodelcarlino.it

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