Il day after ovvero la fotografia dell’Italia liberata

Roma, 26 apr – Scrivo oggi perché oggi per alcuni è il day after. Il giorno dopo giorno per quelli che non sono rimasti sobri ma sono liberi. È il giorno della libertà oggi, dopo la liberazione. È il giorno a partire dal quale si sciorina la pezza di Auschwitz e delle leggi del ’38 come una la bandiera contro qualsiasi malefatta. Oggi è il giorno in cui gli italiani alleati dei tedeschi hanno chiesto aiuto agli americani per essere liberati dei tedeschi per finire schiavi sia degli americani che dei tedeschi. Oggi è il giorno dell’Italia libera, ma non liberata e probabilmente la loro ebrezza e la loro mancata sobrietà (speriamo per loro!) li porta a festeggiare un semplice passaggio di consegne. È il giorno in cui hanno finito di combattere una dittatura per volerne instaurare un’altra. Hanno finito di combattere un dittatore che aveva perseguito il Bene – che non è il benessere del singolo – della propria Nazione per sperare di consegnarla ad altri che non avrebbe lavorato per le stesse finalità.
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