Cresce il fenomeno della povertà lavorativa nonostante l' innovazione digitale

Può un lavoratore a tempo pieno essere povero? E quanto la rivoluzione digitale sta realmente migliorando la sua sicurezza? In questo 28 aprile, data in cui si celebra la Giornata mondiale per la salute e la sicurezza sul lavoro, ci troviamo di fronte a un paradosso inquietante. Da una parte, l’Organizzazione Internazionale del Lavoro promuove una campagna dedicata a “Rivoluzionare la salute e la sicurezza sul lavoro: l’intelligenza artificiale e la digitalizzazione nel mondo del lavoro“, celebrando il potenziale delle nuove tecnologie.Dall’altra, i dati Eurostat che raccontano una realtà in cui, per un numero Crescente di italiani, avere un impiego non basta più per sfuggire alla povertà. Due facce della stessa medaglia che rivelano le contraddizioni di un mercato del lavoro in profonda trasformazione.
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Cosa riportano altre fonti

Istat:cresce rischio povertà lavorativa - 11.16 Nel 2024 il rischio di povertà lavorativa ha interessato il 10,3% degli occupati di età compresa fra i 18 e i 64 anni. Un dato in crescita rispetto al 9,9% del 2023. Questo è quanto emerge dal rapporto Istat su "Condizioni di vita e reddito famiglie anni 20232024. Fra i lavoratori stranieri il rischio di povertà lavorativa è del 22,6%, rispetto all'8,9% degli italiani. Per le persone single il rischio è del 12,7% e del 6,6% delle coppie senza figli. 🔗servizitelevideo.rai.it

cresce fenomeno povertà lavorativa Italia sempre più in difficoltà: cresce il rischio povertà e calano i redditi reali - L’Italia continua a fare i conti con una situazione economica difficile. Nel 2024, secondo i dati Istat, la percentuale di popolazione a rischio povertà o esclusione sociale è salita dal 22,8% al 23,1%, confermando una tendenza preoccupante. E la situazione dei salari aumenta le preoccupazioni. Più famiglie in difficoltà, soprattutto nel Mezzogiorno Sebbene la quota di individui a rischio povertà resti stabile al 18,9%, cresce il numero di famiglie in cui si lavora poco o per niente: la percentuale è passata dall’8,9% al 9,2%. 🔗thesocialpost.it

cresce fenomeno povertà lavorativa Allarme povertà lavorativa. Il 10 per cento dei salariati sotto la soglia di sussistenza - Il 10 per cento degli occupati della Bergamasca vive in condizioni di povertà lavorativa. Secondo una proiezione della Cisl orobica sui dati del Caf provinciale, sono almeno 50mila i lavoratori poveri in provincia. L’80% sono donne, il 40% dipendenti di ditte del Terziario, il 60 ha tra i 20 e i 50 anni, spesso nubili. "La povertà lavorativa va affrontata con urgenza anche in provincia di Bergamo, non immune dall’emergenza che inizia a riguardare circa il 10% della forza lavoro di questo territorio". 🔗ilgiorno.it

Cosa riportano altre fonti

Allarme povertà in Italia: 8,5 mln di italiani a rischio indigenza o esclusione sociale; Cresce la povertà assoluta tra bambini e ragazzi di famiglie svantaggiate; Banco alimentare: la crescita del rischio di povertà, «allarme che non possiamo ignorare»; Con i bambini cresce l’Italia. Tre giorni di incontri ed eventi a Roma per la Giornata dei diritti dell’infanzia e dell’adolescenza. 🔗Approfondimenti da altre fonti

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