Mazzette ai boss : arrestati giudice e avvocato!

Circa 1 milione e 200mila euro in contanti sono stati recuperati dai carabinieri durante le perquisizioni disposte nell'ambito dell'operazione che, questa mattina, ha portato all'arresto del giudice Giuseppe De Benedictis, magistrato dell'Ufficio GIP di Bari e dell'avvocato Giancarlo Chiariello. I due sono accusati di corruzione.

Il denaro, ha detto in una nota l'esercito barese, era nascosto nell'abitazione del figlio dell'avvocato Chiariello, anch'egli indagato, diviso in tre zaini nascosti all'interno di un divano e di un armadio. Sono in corso indagini per verificare l'origine del denaro. Per la Dda di Lecce il giudice e l'avvocato avevano da tempo stipulato un patto di corruzione in base al quale in cambio di somme di denaro contante - consegnate a domicilio e allo studio legale, o addirittura all'ingresso di un bar situato nei pressi del nuovo Palazzo di Giustizia a Bari-

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I beneficiari, per lo più appartenenti a famiglie mafiose o legati alla criminalità organizzata a Bari, Foggia e Gargano, potendo contare sul comprovato patto corruttivo tra giudice e avvocato (circostanza che da tempo è nota in ambito criminale denunciati da collaboratori di giustizia), in cambio del pagamento di somme di denaro, hanno potuto ottenere disposizioni per la concessione degli arresti domiciliari, pur essendo sottoposti a misure cautelari in carcere per reati, anche associativi di estrema gravità, che ha permesso loro di rientrare nel circuito criminale, con indubbio vantaggio proprio, del difensore e delle stesse organizzazioni criminali.