Vaccini AstraZeneca e Johnson & Johnson sconsigliati a chi prende la pillola

I Vaccini AstraZeneca e Johnson & Johnson non sono raccomandati solo per coloro che assumono pillole anticoncezionali. Dopo l'ultimo caso di trombosi venosa cerebrale dopo la somministrazione di un vaccino anti-covid, Matteo Bassetti, direttore dell'Ambulatorio Malattie Infettive dell'ospedale San Martino di Genova, la pensa così, precisando che lo stesso discorso vale anche "per gli altri estrogeni". -trattamenti progestinici”. “Abbiamo visto”, spiega Bassetti, “che i giovani che assumevano questi farmaci avevano una frequenza maggiore di eventi avversi rari come la trombosi: 6-7 casi per milione di Vaccini anticovid. Eventi rarissimi, ripeto, ma possibili”.

Bassetti ha spiegato poi che in Liguria «in tanti stanno annullando la prenotazione del vaccino AstraZeneca dopo il caso della 18enne che soffre di una trombosi, per la quale tutti la stiamo incoraggiando a riprendersi presto. Ma faccio appello ai ragazzi: in tutto il mondo i giovani sono stati vaccinati e gli effetti collaterali sono stati minimi."" È chiaro che dobbiamo sapere che possono esserci effetti collaterali, i ragazzi sono perfettamente informati con un modulo che spiega questi effetti negativi e bisogna avvisare il medico vaccinatore se assumono farmaci, ad esempio le ragazze dicono se prendono la pillola anticoncezionale", rimarca Bassetti.

vaccini astrazeneca

Il tipo di farmaco che assumiamo può avere effetti collaterali, ma ora sappiamo che possiamo uscire da questa pandemia solo con il vaccino. Italiani, ad ottobre rischiamo di essere scoperti contro Sars-CoV-2”.

Rimane in condizioni "stabili nella sua gravità" la ragazza di 18 anni con trombosi venosa cerebrale dopo il vaccino AstraZeneca ricoverata all'ospedale San Martino di Genova. Nonostante i due interventi per rimuovere il trombo cerebrale e ridurre la pressione cranica causata dall'emorragia, è in rianimazione con prognosi riservata. Ma al momento non c'è certezza che la causa della trombosi sia il vaccino, dal momento che aveva assunto un farmaco ormonale che potrebbe essere responsabile della reazione avversa.

Un'altra donna, 42 anni, lucchese, è in terapia intensiva all'ospedale Cisanello di Pisa dopo un ictus: anche lei era stata vaccinata volontariamente con AstraZeneca il 26 maggio. Entrambe le donne hanno meno di 60 anni. Attualmente l'Agenzia Italiana del Farmaco (Aifa) e il Ministero della Salute raccomandano la somministrazione del siero di Vaxzevria (AstraZeneca) a chi ha più di 60 anni nonostante l'EMA, l'Agenzia Europea del Farmaco, ne abbia disposto la somministrazione dall'età di 18 anni.

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