Covid- 19 Variante Delta : Il contagio avviene in 5-10 secondi

La Variante Delta, l'ultima mutazione del coronavirus che ha costretto il Regno Unito a rallentare i tempi di riapertura e che sta creando preoccupazioni e disordini anche in Israele, dove è stato reintrodotto l'obbligo di indossare la mascherina nonostante la massiccia campagna di vaccinazioni. Per ora i decessi e i ricoveri sono pochi, anzi pochissimi. Ma i timori persistono, soprattutto perché la Variante ha dimostrato di "perforare" i vaccini, anche a due dosi (il 40% delle infezioni in Israele si verifica dopo il richiamo di Pfizer). E ancora, aspettiamo di vedere se i pochi ricoveri verranno confermati nel tempo, visto che se salgono lo faranno, come sempre dopo la pandemia di Covid, dopo qualche giorno di contagio.

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Ed ora, sulla Variante Delta, ecco uno studio dall'Australia, secondo il quale il contatto avverrebbe molto velocemente: secondo le conclusioni della ricerca basterebbe un'esposizione tra i 5 e i 10 secondi per trasmettere la mutazione.

"È necessaria una maggiore copertura vaccinale per proteggersi da una Variante più trasmissibile", ha detto al Guardian il virologo Stephen Griffin della British University of Leeds. "Abbiamo davvero, davvero bisogno di ridurre i casi e lanciare vaccini allo stesso tempo", ha aggiunto. Ciò è dovuto proprio al velocissimo contagio, per il quale sarebbe sufficiente un contatto di 5-10 secondi. Questo si basa sulle immagini riprese dalle telecamere a circuito chiuso in un centro commerciale di Sydney, in Australia, che è stato nuovamente chiuso per due settimane proprio a causa della Variante Delta.

Le ragioni per cui la mutazione si trasmette così facilmente non sono ancora chiare. Catherine Noakes, membro del British Scientific Committee for Emergencies (Sage), anche lei intervistata da The Guardian, ha suggerito tre ragioni. In primo luogo, le persone che si infettano possono avere una carica virale più elevata. In secondo luogo, l'esposizione a una piccola quantità di virus è sufficiente per la diffusione del virus. Infine, il terzo, ovvero un breve tempo di esposizione è sufficiente perché si verifichi l'infezione.