Alessia Mogevero di 1 ott 2021

Mafia : caccia al boss Messina Denaro in Sicilia

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La polizia sta conducendo una ventina di perquisizioni in Sicilia con l'obiettivo di individuare dove si nasconde il capo numero uno di Cosa Nostra Matteo Messina Denaro, latitante dal 1993. Circa 150 agenti delle squadre mobili di Palermo, Trapani e Agrigento, supportati dalla uomini del servizio operativo centrale e dei servizi di prevenzione della criminalità di Sicilia e Calabria. Le perquisizioni sono state effettuate in particolare nei confronti di una serie di individui sospettati di essere sostenitori di Messina Denaro e di persone ritenute vicine o contigue alle famiglie mafiose di Trapani e Agrigento.

Le forze dell'ordine operano a Castelvetrano, Campobello di Mazara, Santa Ninfa, Partanna, Mazara del Vallo, Santa Margherita Belice e Roccamena (Palermo). Sono ricerche che si ripetono periodicamente nella zona per cercare di captare qualche segnale sulla rete che continua a proteggere il super novellino condannato dalle stragi di Falcone e Borsellino, dalle bombe di Firenze, Roma e Milano, è stato in en in funzione dal giugno 1993.

Al centro dei nuovi controlli, gangster e complici sono già finiti nella rete investigativa, ma anche insospettati, su cui ora si concentra l'attenzione delle forze dell'ordine. Messina Denaro non è ufficialmente il capo di Cosa Nostra, ma è il padrino e un simbolo dell'organizzazione mafiosa, negli anni Novanta è stato il protetto di Salvatore Riina.

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