Lo tsunami nato con l'esplosione del vulcano di Tonga ha presto raggiunto e colpito le coste del paese andino, spesso inoltrandosi fino a cento metri nell'entroterra. Sul terminale della raffineria era attraccata in quel momento una nave italiana, la mare Doricum. Si sono tranciati i tubi di scarico e almeno 6 mila barili di greggio sono finiti in mare.
La petroliera è della società Fratelli d'Amico Armatori S.p.A, che ha dichiarato a Shipping Italy che a "seguito della rottura improvvisa dell'oleodotto sottomarino del terminal, è stata notata una macchia di olio in prossimità della nave. Verso le 17:25 ora locale, il personale di guardia di bordo ha prontamente informato il Primo Ufficiale, il quale ha immediatamente interrotto le operazioni di discarica e ha assicurato che le valvole dei collettori fossero chiuse".