Mal di denti: quali sono i primi segnali d'allarme
Il mal di denti è un dolore molto comune che colpisce gran parte degli individui almeno una volta nella vita ed è molto frequente in coloro che non prestano attenzione alla propria igiene orale.
Il dolore ai denti può essere costante o avvertito solo in alcune situazioni, in seguito ad uno stimolo (masticazione, durante la pulizia dei denti, freddo e così via). Si tratta di un dolore estremamente soggettivo e variabile che, tuttavia, può essere compreso in una specifica categoria, utile per individuare la causa d’origine del mal di denti.
Prima di conoscere quali sono i primi segnali d’allarmi che il corpo lancia per avvisare dell’imminente arrivo del mal di denti, è bene comprendere quali sono le principali tipologie del dolore ai denti.
Principali cause e tipologie di mal di denti
Il dolore avvertito da un individuo cambia anche in base alla natura del mal di denti. Il fastidio e il dolore possono manifestarsi progressivamente o esordire all’improvviso, possono calmarsi in breve tempo grazie ai farmaci o resistere a qualsiasi antidolorifico. I sintomi dell’ascesso dentale, ad esempio, in alcuni individui possono persistere per diversi giorni nonostante l’utilizzo di farmaci.
Le principali cause che si trovano all’origine del mal di denti sono:
- Carie, che provocano dolore quando si estendono dallo smalto del dente fino al tessuto duro sottostante. In questo caso, il dolore insorge esclusivamente dopo una stimolazione.
- Ascesso, o ascesso periapicale, con il suo accumulo di pus intorno alla radice del dente rende quest’ultimo estremamente sensibile al contatto con un altro elemento. L’ascesso può riassorbirsi spontaneamente o estendersi nei tessuti circostanti.
- Trauma, come un dente lussato o fratturato, può danneggiare la polpa e causare una delle problematiche appena citate;
- Pulpite, si tratta di un’infiammazione della polpa dentale causata tendenzialmente da una carie in stato avanzato o da una lesione. Questa causa può essere reversibile o irreversibile e il dolore può presentarsi in modo costante quando l’infiammazione causa la necrosi della polpa, causa un ascesso o infiamma il tessuto che circonda il dente.
- Nascita del dente del giudizio, che si fa spazio tra un dente e la gengiva e provoca la pericoronite, ovvero un’infiammazione della parte di gengiva che circonda un dente.
Quali sono i segnali d’allarme del mal di denti
Abbiamo compreso quali sono le principali tipologie di mal di denti e le loro cause, tuttavia, queste tipologie molto spesso hanno in comune dei segnali d’allarme che il corpo lancia per avvisare l’individuo dell’imminente insorgenza del dolore.
I segnali d’allarme più comuni nelle persone con mal di denti sono:
- Febbre;
- Cefalea;
- Stato confusionale di lieve entità;
- Indolenzimento del pavimento della bocca;
- Problemi alla vista;
- Edema.
Quando si riscontra un edema ad un occhio è consigliato recarsi immediatamente in ospedale. In altri casi, come la presenza di un edema alla mascella o di un dolore intenso, è consigliato rivolgersi al proprio dentista di fiducia.
Sono estremamente rari i casi in cui un mal di denti può causare delle complicanze, tuttavia, è bene valutare la presenza di disturbi più gravi come: la diffusione dell'infezione ai seni paranasali, che può provocare nei casi più lievi una normale sinusite o nei casi più gravi una trombosi del seno cavernoso e richiede un intervento immediato.
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