Perché ha senso studiare programmazione?

Se ne fa un gran parlare ed è lecito dubitare della veridicità delle cifre relative alla domanda di professionisti dei codici da parte del mondo del lavoro. Il boom che sta interessando il settore della programmazione ha radici risalenti, ma è arrivato ai livelli attuali in seguito alla definitiva esplosione del fenomeno internet, dell’e-commerce, dei social e del mondo dei dispositivi mobili. Normale essere titubanti prima di intraprendere un cammino così impegnativo, in cui la competizione ad alti livelli la fa da padrona. Certo, il pensiero di un buon stipendio da programmatore informatico, accompagnato dalla possibilità di operare in ambienti stimolanti e pieni di nuove sfide, basterebbero per trovare gli stimoli giusti per iniziare la propria preparazione attraverso un corso specialistico come quelli proposti da Aulab: delle vere esperienze immersive che accompagnano lo studente tra i linguaggi di programmazione più utili e spendibili all’interno del mondo dei codici, attraverso lezioni teoriche ed esercitazioni pratiche. Che valga la pena di provare a dire la propria nel mondo dello sviluppo software è un dato che possiamo dare per assodato, ma andiamo a vedere più nel dettaglio per quali motivi. 

Una professione richiesta dal mercato

Possiamo far risalire l’aumento della richiesta di professionalità inerenti la programmazione al 2011, e in dieci anni la domanda non ha fatto altro che salire. La causa di questo fenomeno è ovviamente da ricercare nella sempre maggiore centralità della tecnologia nelle nostre vite e nel mondo produttivo. Un buon professionista dei codici non è più richiesto soltanto nell’ambito delle aziende che operano nel settore software, ma anche all’interno di settori come quello della finanza e della salute, solo per nominarne un paio, e questo tipo di scenario la farà da padrone anche per i prossimi decenni. La scelta di intraprendere questo tipo di carriera garantisce un’occupazione stabile e può rivelarsi particolarmente allettante a livello salariale, soprattutto dopo anni di militanza nel settore e al fattore esperienza. E con le novità proposte a getto continuo dal settore tech, le possibilità di reinventarsi e di cercare una nicchia che più si confà alle proprie caratteristiche tecniche e professionali, sono davvero elevate. 

Curva di apprendimento ripida e tempi di inserimento veloci

perché senso

Studiare programmazione non è difficile come si possa pensare, ma per cimentarsi in maniera efficace ed efficiente in un ambito molto schematico e pieno di insidie, occorre strutturare il proprio percorso di apprendimento in maniera accurata. Il rischio di essere travolti dalla mole enorme di nozioni è reale, ma basta organizzarsi in base alle proprie capacità e al proprio tempo. In molti scelgono la strada del bootcamp perché garantisce dei risultati all’altezza delle aspettative in tempi molto ristretti, ma non esiste una formula efficace per tutti, e bisognerà quindi optare per quella che più massimizza le rispettiva capacità di apprendimento. I primi passi possono essere frustranti proprio perché alcuni concetti possono risultare impenetrabili e poco comprensibili. Inoltre, i problemi e le battute d’arresto sono all’ordine del giorno e bisognerà avere un atteggiamento positivo davanti alle avversità, con una capacità di problem solving che è tratto immancabile per questo tipo di professionisti. La buona notizia è che, una volta superati i primi scogli, il procedimento operativo e la consapevolezza nei propri mezzi, renderanno i processi di creazione più semplici da gestire, con un aumento delle soddisfazioni a livello personale, aspetto quest’ultimo, necessario per trovare le giuste motivazioni per spingersi oltre. 

Conoscenze utili e utilizzabili in qualsiasi momento

Anche se si è contenti della propria carriera e non si ha quindi l’intenzione di entrare a far parte del mondo della programmazione, conoscere le basi dello sviluppo software permette di avere delle conoscenze utilizzabili ogni giorno, senza la necessità di rivolgersi a un professionista, con un risparmio indiscutibile in termini economici e di tempo. In più si avrà l’impagabile soddisfazione legata al saper fare qualcosa con le proprie mani.

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