Ricerca dispersi Marmolada : in campo specialisti
Per la prima volta 14 specialisti e due unità cinofile hanno messo piede sul fronte della valanga della Marmolada. «Con il rischio di distacchi improvvisi» dice il presidente del Soccorso alpino, Dellantonio. Un elicottero li accompagna. Radar e sensori rivelano i cambiamenti alle squadre di rifugio che avrebbero solo 60 secondi per scappare.
Nella tragedia della Marmolada mancano ancora 5 persone. Delle nove vittime, 4 sono state riconosciute, 5 non ancora identificate. Sette feriti. Il crollo del ghiacciaio della Marmolada, il punto più alto delle Dolomiti, ha causato sette morti accertate, ma si pensa che possano esserci ancora diversi dispersi oltre alle decine di feriti colpiti sul percorso normale e più frequentato per l'escursionismo.
Tra i motivi che hanno causato il distacco c'è sicuramente il caldo eccezionale. Esperti, come Reinhold Messner, il noto scalatore, o Renato Colucci, glaciologo del CNR, hanno espresso diverse ipotesi e teorie. Reinhold Messner, l'alpinista, ha detto ad AGi che la colpa del distacco della Marmolada è sicuramente il caldo: "Ho scalato più volte la Punta di Rocca, ma ormai sono molti anni che non ci vado. Il ghiaccio è quasi arrivato, tutto andato, non c'è più ghiaccio. Questi seracchi cadono, ovviamente, per gravità, ma la vera causa originaria è il calore globale, che scioglie i ghiacciai e rende più probabile che si stacchi, è successo lì, succede tutti i giorni in tutti i ghiacciai”.
Il presidente della provincia di Trento Maurizio Fugatti ha precisato che il distacco è avvenuto a una velocità di 300 chilometri orari per circa 500 metri di discesa: l'equivalente di due campi da calcio pieni di ghiaccio: «Il materiale che si è staccato è invece steso su un fronte di due chilometri sulla via normale ad un'altezza di circa 2.800 metri: e questo significa, infatti, che la massa di materiale staccata ha percorso almeno 500 metri con una velocità stimata dai tecnici pari a 300 km orari».
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