Fuoco di Sant'Antonio: cos'è e come si cura

Comunemente noto come “Fuoco di Sant'Antonio”, l'Herpes Zoster è una malattia virale causata dal virus della varicella che, in seguito a stress e abbassamento delle difese immunitarie, può riattivarsi e portare alla comparsa di vescicole e dolore diffuso lungo i gangli nervosi.

L'origine del nome trae origine dalla storia di Sant'Antonio Abate, nato intorno al 250 d.C. in Egitto, il quale, secondo la leggenda, andato in eremitaggio nel deserto, lottò contro il diavolo, subendo ustioni su tutto il corpo e venendo ritrovato morente dai sui discepoli. Nel corso dei secoli, lo stesso nome venne attribuito a svariate altre malattie caratterizzate da dolore e bruciore intenso e segni evidenti sulla pelle, ma oggi viene utilizzata comunemente per indicare questa variante di Herpes, molto più invasiva dell'Herpes Simplex.

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Se manifesti segni clinici tipi dell'Herpes Zoster, dovresti contattare il prima possibile un medico specializzato; trova qui la struttura più vicina a te e sottoponiti ai dovuti accertamenti al fine di limitare sintomi dolorosi e ridurre il rischio di complicazioni e recidive.

  • Fuoco di Sant'Antonio: sintomi

Il Fuoco di Sant'Antonio è un tipo di Herpes causato dal virus della varicella che, in seguito a una riduzione delle difese immunitarie, si riattiva e si diffonde lungo i nervi, provocando manifestazioni cutanee e dolore intenso.

Il quadro sintomatico di questa malattia, la quale ha una durata variabile compresa tra le due e le quattro settimane, ma può lasciare strascichi dolorosi per molto tempo, comprende:

  • formicolii, prurito e bruciore localizzati in una specifica zona del corpo;
  • comparsa di vescicole sierose a grappolo uguali a quelle della varicella, le quali tendono a distribuirsi lungo una fascia;
  • dolore di varia intensità;
  • febbre;
  • brividi;
  • stanchezza cronica;
  • mal di testa.

Le aree più comunemente colpite dalle lesioni sono il tronco, gli arti inferiori e il viso.

  • Complicazioni

In alcuni casi, il dolore può persistere anche dopo la remissione dei sintomi; in questo caso, si parla di nevralgia post-erpetica, una condizione molto dolorosa e, in alcuni casi, invalidante, molto comune tra gli anziani.

  • Fuoco di Sant'Antonio: contagio

Il Fuoco di Sant’Antonio si manifesta in seguito a riattivazione di un virus e non in seguito a contagio; la persona che manifesta i sintomi, deve aver avuto in precedenza, solitamente durante l'infanzia, la varicella. Il virus della varicella non viene infatti eliminato dal corpo dopo la guarigione, ma rimane in stato di latenza lungo i gangli nervosi, spesso senza più riattivarsi.

Chi soffre di Herpes Zoster potrebbe trasmettere il virus della varicella a soggetti che non hanno mai contratto questa malattia e non hanno ricevuto il vaccino; la persona contagiata non si ammalerebbe di Fuoco di Sant'Antonio, ma di varicella.

  • Come si cura l'Herpes Zoster

Quando si presentano vescicole e dolore localizzato o diffuso, e i sintomi non accennano a regredire da soli, la prima cosa da fare è consultare il proprio medico di base; sarà lui, in seguito ai dovuti accertamenti, a stabilire la cura migliore per ridurre i sintomi e accelerare la guarigione. In linea generale, la cura prevede la somministrazione di antidolorifici e antivirali.