Social e lavoro: quali sono le opportunità e come specializzarsi
I social network, ormai di uso quotidiano e sempre più popolari, hanno assunto un peso rilevante nella società e sulla sua economia. Ne sono scaturite nuove professioni che hanno mutato notevolmente il panorama lavorativo tradizionale.
I mestieri nati con i social
L’ascesa dei social network ha rivoluzionato numerosi settori, compreso quello lavorativo. Dal sociale al medico, passando per il commercio e la cultura, sono nate professioni inedite come quelle dedicate allo sviluppo e alla gestione delle community online, per esempio, insieme ai marketing specialist, agli influencer, ai videomaker e ai content creator, per nominare quelle più note.
Nonostante lo scetticismo di molti, quelli legati ai social network rappresentano dei lavori a tutti gli effetti, molto richiesti sul mercato attuale. Come è possibile osservare dalla classifica dei lavori più richiesti dell’ultimo anno appena concluso, stilata da LinkedIn, oltre a quelli menzionati poco sopra c’è grossa richiesta di figure tecniche specializzate in ambiti come l’analisi dei dati e la cybersicurezza.
Le aziende italiane stanno infatti trovando non poche difficoltà nella ricerca di esperti in questi settori, motivo per cui chi desidera entrare nel mondo del lavoro (oppure specializzarsi o reinventarsi cambiando settore di riferimento) dovrebbe prendere in seria considerazione queste opportunità.
I nuovi modi di formarsi per il lavoro online
Naturalmente professioni nuove richiedono una formazione che si dimostri adeguata per le nuove tecnologie e le nuove sfide da affrontare in ambito lavorativo.
Per rispondere alla domanda crescente sono stati creati percorsi di formazione specifici, sia pubblici che privati, disponibili soprattutto da remoto. Si può diventare data analyst esperti attraverso dei master online intensivi e accessibili a tutti, per esempio, oppure seguire corsi incentrati sui social media e sui tool più utilizzati in questo settore seguendo percorsi pensati ad hoc. In linea di massima è sempre meglio preferire corsi che rilasciano una certificazione di quanto appreso, per spiccare in fase di selezione da parte delle aziende.
In alternativa, per chi desidera una formazione accademica, esistono anche dei corsi di laurea in media digitali, social media marketing, media creativi, comunicazione sociale, marketing e comunicazione e molti altri. Tuttavia, dato l’ambito specifico, che richiede abilità pratiche non indifferenti, è consigliabile affiancare la formazione prettamente accademica a dei progetti pratici personali (anche senza scopo di lucro o come freelance).
Alcuni aspiranti professionisti cominciano anche da un’infarinatura da autodidatta, sfruttando le numerose risorse disponibili sul web. Le competenze che è possibile acquisire in questo modo sono piuttosto basilari, ma rappresentano comunque un buon metodo per comprendere se il settore è realmente di proprio interesse e investire quindi in una formazione più verticale e approfondita.