Congresso Cgil : striscioni e peluche contro Meloni
Durante il Congresso nazionale della Cgil a Rimini, si è tenuta una manifestazione chiamata "protesta dei peluche" in opposizione alla presenza di Giorgia Meloni, invitata dal segretario generale Maurizio Landini. All'esterno del Palacongressi sono stati esposti circa cento pupazzi colorati e alcuni striscioni contrari al premier. "Meloni: non in nostro nome. Cutro: strage di Stato" è stato uno dei messaggi esposti.
Un manifestante ha dichiarato: "Per noi il Congresso finisce qui, non c'è motivo di proseguire oltre", tenendo in mano lo striscione rosso "Le radici del sindacato". Ha poi aggiunto che avevano chiesto di non invitare Meloni, ma la richiesta non è stata accolta. "Avevamo detto di non chiamare Meloni, invece l'hanno fatto, noi tra mezz'ora ce ne andiamo". Prima di partire, hanno spiegato le ragioni della loro protesta all'ingresso, sotto il controllo delle forze dell'ordine. "Pregiudizialmente antifascisti" è stato un altro messaggio esposto su un lenzuolo bianco. "Ci sedemmo dalla parte del torto perché gli altri posti erano occupati" è stata un'altra scritta presente.
La manifestazione ha voluto denunciare "il cinismo, la cattiveria e il razzismo di un governo fascista", con richiesta di poter partecipare al Congresso e di lasciare la sala solo quando parlava Meloni. "Linea dura contro i scafisti... non contro i peluches" è stato un altro slogan presente.
"Circa cinquanta delegati e invitati hanno organizzato questo presidio", ha spiegato Como, "speriamo che altri si uniscano a noi e che i nostri peluche girino per la sala in modo da far emergere il malessere che abbiamo sentito essere diffuso in questi giorni, sia tra noi che nel corpo più vasto della Cgil."