Alessia Mogevero di 28 apr 2023

Monopattino Nilox M1: caratteristiche e prestazioni

monopattino nilox

Il Nilox M1 è uno dei primi monopattini a norma in relazione agli obblighi imposti dal codice della strada che sono entrati in vigore lo scorso 30 settembre. Si tratta, infatti, di un monopattino elettrico con le frecce, non molto diverso rispetto al Ducati Pro 1 Evo: le differenze più significative riguardano semplici dettagli e il display. Caratterizzato da un look piacevole, questo veicolo può essere scelto in versione nero petrolio o nero lime. L’attacco alla pedana è di dimensioni adeguate, e lo stelo si dimostra robusto: stiamo parlando, insomma, di un mezzo che comunica nel complesso una sensazione di solidità, per quanto l’utilizzo della lega di alluminio consenta di tenere il peso al di sotto dei 14 chili.

Le frecce sui monopattini

La nuova normativa che vige dal 30 settembre del 2022 impone che i nuovi modelli abbiano una velocità massima non superiore ai 20 chilometri all’ora, siano dotati di due freni e utilizzino le frecce di svolta posteriori. Ecco perché il Nilox M1 ha tutte le carte in regola per essere considerato uno dei migliori monopattini elettrici con frecce e stop, grazie ai suoi elementi di sicurezza che si rivelano affidabili non solo sulla carta ma anche su strada. Vale la pena di citare, fra l’altro, la resa luminosa ottimale delle frecce posteriori integrate, dello stop e del led anteriore.

Le caratteristiche tecniche

Entrando nel dettaglio delle caratteristiche tecniche, abbiamo a che fare con dimensioni di 45 x 111 x 106 centimetri: forse chi è più alto di 1 metro e 80 può avere la percezione di un mezzo eccessivamente piccolo. Gli ingombri, quando il monopattino è chiuso, sono di 45 x 46 x 106 centimetri: è, quindi, un monopattino abbastanza pratico da portare in giro usando la tracolla. Il freno a disco posteriore può essere controllato per mezzo della leva sinistra. Sulla sinistra ci sono anche il tasto per le frecce e il campanello, mentre a destra c’è la leva che consente di accelerare.

L’accensione e il display

Per accendere il veicolo è necessario fare riferimento a un interruttore gommato che si trova sulla parte superiore dello stelo. L’illuminazione a colori del display è comoda, mentre il blocco viene segnalato da un cerchio intermittente, che comunque è possibile disattivare attraverso la scheda Nfc che viene fornita in dotazione. Una semplice pressione permette di scorrere le 3 modalità a disposizione, da 6 a 25 chilometri orari. Due pressioni rapide consentono, invece, di accendere la luce anteriore e la luce di posizione posteriore.

Le prestazioni

Per quel che riguarda le prestazioni, il Nilox M1 è equipaggiato con un motore elettrico integrato nella ruota anteriore, che garantisce una più che discreta accelerazione con i suoi 350 W. Le performance sono simili a quelle dello Xiaomi Mi 3, tenendo conto delle gomme da 8.5 pollici, delle dimensioni e del peso. È un monopattino concepito in modo particolare per i ragazzi, e non per adulti dalla corporatura imponente. Con i suoi 7500 mAh, la batteria in teoria dovrebbe essere in grado di garantire un’autonomia pari a 25 chilometri. A ben vedere, l’autonomia in sé non rappresenta un problema: piuttosto, è necessario badare alla modalità con la quale la grafica della potenza residua viene gestita dal software del display. Non è presente, però, un’app che consenta di monitorare la reportistica e la configurazione.

Il test drive

La prova su strada di questo monopattino mette in evidenza le caratteristiche di un mezzo che da fermo vanta uno spunto ottimale. Insomma, un veicolo che è al tempo stesso divertente e agile. L’angolo di rotazione del manubrio è eccellente, il che si rivela comodo quando si va a piedi. La stabilità viene assicurata anche in curva, e a dispetto della mancanza di ammortizzatori le irregolarità dell’asfalto possono essere tollerate senza difficoltà: è meglio prestare attenzione, però, alle buche e ai tombini. Nel complesso, in ogni caso, il Nilox M1 fa del comfort una delle sue caratteristiche più interessanti. Gli spazi di frenata sono parzialmente messi a repentaglio, ma non si ha mai la percezione che qualcosa possa sfuggire dal controllo. Le frecce sono basse, mentre sia lo stop posteriore che il faro in ambienti cittadini svolgono il proprio lavoro ottimamente.

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