Attacco a colpi di coltello nel parco di Annecy: un film dell'orrore in pieno giorno

Mentre alcuni bambini giocano nell'area dedicata del parco di Annecy, a pochi passi dal lungolago nell'Alta Savoia, Abdalmasih H., un rifugiato politico siriano di 31 anni, li prende di mira in un agghiacciante attacco a colpi di coltello. I piccoli cadono a terra come birilli, vittime facili e indifese. In un angolo verde in cui l'infanzia dovrebbe sentirsi al sicuro, tra scivoli e giostrine, si consuma un assalto inquietante e spietato. Questo accade in Francia, in pieno giorno.

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Era ieri mattina, intorno alle 9:40, quando l'Esagono è stato sconvolto nuovamente da un tragico evento che mescola il dramma umano alle questioni legate all'immigrazione. Secondo i testimoni, l'aggressore ha compiuto l'atto con freddezza e lucidità, urlando "Nel nome di Gesù Cristo" prima di sferrare altri colpi di coltello. Le urla disperate degli astanti, impotenti di fronte alla situazione, squarciano la routine del parco. La pista da jogging diventa un mezzo per diffondere l'allarme, mentre le persone si scambiano informazioni: l'uomo armato di coltello è ancora presente nella zona. Alcune persone anziane faticano a muoversi, mentre altre cercano disperatamente di fuggire in carrozzina. La polizia arriva sul posto in meno di quattro minuti, ma l'uomo è ancora lì, brandendo un coltello Opinel con una lama di 8 cm. Un coraggioso passante cerca di fermarlo, ma viene anch'egli ferito. Un secondo adulto coraggioso che lo insegue viene colpito da un'altra coltellata. Questi sono gli unici due adulti coinvolti: uno di 78 anni è stato portato all'ospedale di Annecy dopo essere stato colpito accidentalmente da un proiettile sparato dalla polizia che mirava all'aggressore. Le indagini sono in corso.

Attualmente, la procura ha classificato l'attacco ai bambini come tentato omicidio, escludendo al momento l'ipotesi terroristica. Tuttavia, un video mostra la determinazione dell'aggressore nel prendere di mira le giovani vittime, arrivando persino a colpire un passeggino. Il bilancio finale è di 4 bambini feriti: un bambino olandese di 22 mesi, un bambino inglese di 3 anni e due cuginetti francesi di 2 e 3 anni, entrambi in condizioni gravissime. L'incidente è stato definito "attacco selvaggio" dalla premier Elisabeth Borne, che si è recata sul posto in aereo insieme al ministro Darmanin, interrompendo un vertice in Lussemburgo.

I bambini lottano tra la vita e la morte presso i reparti di pediatria degli ospedali di Grenoble e Ginevra. I primi testimoni gridavano "Veloce! Veloce!" alla polizia, ma l'aggressore aveva già compiuto i suoi atti di violenza. La procuratrice ha dichiarato che l'aggressore non era sotto l'effetto di droghe o alcol. Emmanuel Macron ha descritto il fatto come "un atto di pura viltà" e ha affermato che la Francia è sotto shock. L'attacco è avvenuto nell'ultimo giorno di scuola per il liceo situato nelle vicinanze, e in prossimità si trova anche un asilo. Un video registrato da un liceale mostra gli istanti successivi all'attacco, aggiungendo un ulteriore orrore alla scena. Durante la registrazione, l'aggressore agita un medaglione con una croce al collo, quasi consapevole di essere ripreso dai telefoni cellulari dei presenti. Nel frattempo, un minuto di silenzio si è tenuto all'Assemblea Nazionale in segno di lutto.

Tuttavia, il dibattito sull'immigrazione ha subito rubato la scena al dramma umano. Jordan Bardella, presidente del Rassemblement National, ha affermato che "un certo numero di regole europee deve essere rivalutato", mentre Olivier Marleix, esponente di Gollismo, ha dichiarato che "l'immigrazione di massa incontrollata uccide". Éric Zemmour, un noto esponente della destra, ha commentato che "i francesi sono in pericolo a causa di un'immigrazione sfrenata".