La storia di Donald Triplett: da caso inaugurale dell'autismo a influente studio di caso sulla realizzazione delle persone autistiche

Da bambino protagonista del primo caso diagnostico di autismo, da adulto un influente studio di caso sul successo delle persone autistiche. Donald Triplett è morto a Forest, Mississippi, diventando una figura di spicco nella storia dell'autismo. Donald Triplett, il primo paziente a cui fu diagnosticato il disturbo dello spettro autistico nel 1943 dal dottor Leo Kanner, è morto a 89 anni a causa di un tumore. La notizia della sua scomparsa è stata riportata dal "New York Times".

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Il dottor Leo Kanner, nel 1943, introdusse per la prima volta il termine "disturbo dello spettro autistico" per identificare un disturbo sociale ed emotivo, e Donald Triplett fu il primo paziente a cui venne applicata questa diagnosi. Nato a Forest il 8 settembre 1933, Donald Gray Triplett cresceva in un mondo isolato rispetto alla sua famiglia e alla società circostante. Non interagiva con gli altri bambini, non reagiva nemmeno all'uomo vestito da Babbo Natale o al sorriso della madre. Utilizzava il linguaggio in modo singolare, assegnando numeri incomprensibili alle persone che incontrava e ripetendo frasi misteriose come "potrei mettere una piccola virgola o un punto e virgola" e "attraverso la nuvola scura che brilla". Donald sviluppò anche manie per comportamenti ripetitivi, come far girare oggetti rotondi come le pentole. Se qualcuno interrompeva uno dei suoi rituali, reagiva con capricci distruttivi. Tuttavia, dimostrava anche abilità sorprendenti, come la capacità di rispondere istantaneamente alla moltiplicazione di numeri complessi o cantare canzoni con perfetta intonazione dopo averle ascoltate solo una volta. Era noto che aveva calcolato il numero di mattoni della facciata della sua scuola con un solo sguardo.

Nell'agosto del 1937, i genitori di Donald lo mandarono in una struttura statale chiamata "Sanatorium" nel Mississippi, dove ricevevano visite solo due volte al mese. Il bambino passava le giornate in modo apatico e a volte immobile. A quel tempo, era comune istituzionalizzare permanentemente i bambini con gravi problemi psicologici. Tuttavia, dopo circa un anno, i genitori insistettero per riportare Donald a casa e lo portarono dal dottor Leo Kanner, un medico di Baltimora.

Il dottor Kanner aveva fondato la prima clinica di psichiatria infantile negli Stati Uniti presso la Johns Hopkins University. Inizialmente, il dottor Kanner era incerto su come descrivere la condizione del bambino. Aveva studiato il concetto di autismo sviluppato dallo psichiatra svizzero Eugen Bleuler, che lo aveva usato per indicare il completo auto-assorbimento di alcuni pazienti schizofrenici prima della Prima Guerra Mondiale. Nel suo articolo del 1943 intitolato "Disturbi autistici

 del contatto affettivo", il dottor Kanner descrisse undici casi di bambini che, secondo lui, illustravano una condizione che differiva in modo significativo da tutto ciò che era stato riportato finora nella psicologia.

Donald, come primo caso di autismo documentato, fu designato come "Caso 1" o "Donald T." dal dottor Kanner. Il medico delineò un disturbo caratterizzato da abitudini ripetitive ossessive, una memoria routinaria eccezionale e l'incapacità di stabilire relazioni sociali "normali". Definì questa forma di autismo come "rara", ma suggerì che potesse essere più diffusa di quanto indicassero i casi finora osservati.

Quell'articolo scientifico, insieme alle dettagliate annotazioni fornite da Beamon Triplett per descrivere le condizioni di suo figlio al dottor Kanner, costituì la base di ciò che oggi conosciamo come disturbo dello spettro autistico. La sua descrizione ufficiale nel Manuale diagnostico e statistico dei disturbi mentali dell'Associazione Psichiatrica Americana ancora richiama le teorizzazioni del dottor Kanner di ottant'anni fa.