Tragedia a Voghera: Una madre strangola il suo bambino di un anno. Un terribile episodio scuote la comunità
Tragedia a Voghera (Pavia): Una madre uccide suo figlio di un anno. Nella città di Voghera, situata nella provincia di Pavia, si è verificata una terribile tragedia che ha scosso l'intera comunità. Elisa Roveda, una donna di 45 anni impiegata, ha strangolato suo figlio, un bambino di soli dodici mesi. Gli operatori del servizio di emergenza sanitaria 118 sono giunti sul posto tempestivamente, ma purtroppo non hanno potuto fare altro che constatare la morte del piccolo. Questo triste evento ha gettato luce su una storia di desiderio e depressione.
Elisa Roveda aveva atteso a lungo l'arrivo di suo figlio. Per ben cinque anni ha coltivato il sogno di diventare madre, ma purtroppo la depressione ha preso il sopravvento una volta che il bambino è nato. La tragedia si è consumata quando Elisa è rimasta da sola con il piccolo per un breve momento, mentre il compagno, Maurizio Baiardi, autotrasportatore, era uscito per andare al lavoro. È stata la nonna del bambino, madre di Elisa, a fare la macabra scoperta. Ha trovato il nipotino immobile e ha immediatamente chiamato il numero di emergenza 118. Purtroppo, per il piccolo Luca, non c'è stato nulla da fare. All'arrivo dei carabinieri, la madre ha confessato di aver ucciso il proprio figlio. Sotto shock, Elisa è stata fermata e successivamente ricoverata in Psichiatria presso l'ospedale Policlinico San Matteo per accertamenti.
Una vicina di casa ha raccontato quanto Elisa avesse desiderato il suo bambino per tutti quegli anni. Successivamente, sono emerse le circostanze di quegli atroci attimi. Secondo la testimonianza di un'altra vicina, il marito di Elisa era stato chiamato dal suono delle grida della nonna, ma non è riuscito a fare in tempo. Quest'ultima ha dichiarato che Elisa era stremata e aveva preso una pausa dal lavoro a causa di una depressione post-partum che si era manifestata dopo la nascita di Luca. Nonostante questi segnali di malessere, la famiglia era considerata normale e felice dagli altri vicini. I carabinieri, nell'indagare sulla tragedia, si basano anche sulla testimonianza della nonna, che pare non volesse lasciare sua figlia sola con il bambino e si recava a casa Baiardi ogni volta che poteva. I genitori facevano praticamente dei turni per prendersi cura del piccolo. Tuttavia, nessuno poteva prevedere un epilogo così tragico. Elisa è rimasta sola con il figlio per pochi minuti, ma quel breve lasso di tempo è stato sufficiente per innescare la tragedia.
Marco Roveda, il nonno del bambino ucciso, è convinto che le cose avrebbero potuto andare diversamente. Ha espresso il suo rammarico riguardo alla decisione di suo genero di lasciare Elisa da sola a casa nonostante i suoi problemi. Ha dichiarato che Elisa soffriva di insonnia e non era in grado di guidare. A volte, la presenza del bambino le procurava fastidio. L'omicidio del piccolo Luca ha sconvolto l'intera comunità di Voghera. La sindaca Paola Garlaschelli ha commentato che l'intera città è attonita di fronte a un gesto così terribile che ha strappato la vita a un bambino innocente. Ha espresso il suo profondo dolore e vicinanza alla famiglia attraverso i social media. Secondo gli ultimi dati disponibili di Eures, dal 2002 al 2019 si sono verificati 473 casi di filicidio in Italia, più di 27 all'anno, corrispondenti a un evento tragico ogni due settimane. Inoltre, guardando i numeri dal 2010 al 2022, in 268 casi i figli sono stati uccisi dai genitori. Nel 55,6% dei casi, i bambini erano di età inferiore ai 12 anni, con 106 casi che coinvolgevano bambini da 0 a 5 anni. Nella maggior parte dei casi (172 dal 2010), l'autore del filicidio è stato il padre. Tuttavia, nella fascia di età da 0 a 5 anni, sono le madri a essere le autrici prevalenti. Inoltre, più di un terzo dei casi di filicidio sono attribuibili a disturbi psichici, come la depressione del genitore colpevole.