Aggressione a Rimini: Senegalese Colpito con 25 Coltellate, Arrestato l'Aggressore
Nella serata di martedì 19 settembre, un giovane senegalese di 25 anni è stato vittima di un brutale attacco a coltellate da parte di un individuo afgano, scatenato da un controverso litigio riguardante un presunto furto. Dopo una ricerca durata quasi una settimana, le autorità sono riuscite a identificare il responsabile dell'aggressione, un 38enne senza dimora, che è stato prontamente arrestato.
La tragica vicenda ha avuto luogo a Bellariva, una piccola frazione della città romagnola di Rimini. Il giovane senegalese è stato colpito ben 25 volte, in un violento confronto che, secondo le prime ricostruzioni, è esploso intorno alle 23:00 in viale Regina Margherita, nelle vicinanze del piazzale tra la chiesa e l'ufficio postale.
A seguito dell'aggressione, il giovane di 25 anni è caduto a terra mentre l'aggressore ha fatto rapidamente perdere le proprie tracce, dileguandosi dalla scena del crimine.
Le forze dell'ordine e i servizi medici sono intervenuti tempestivamente. Il personale sanitario del 118 ha prestato soccorso al giovane senegalese e lo ha trasportato al pronto soccorso, dove è stato fortunatamente constatato che le ferite riportate non erano di gravità, ma gli hanno comunque valso una prognosi di 45 giorni.
Parallelamente, gli agenti dei Carabinieri hanno raccolto testimonianze sull'alterco avvenuto e hanno immediatamente avviato le ricerche per individuare l'aggressore. Grazie all'analisi delle registrazioni delle telecamere di sorveglianza circostanti e a un'intensa attività investigativa durata alcuni giorni, sono stati identificati due individui.
Il primo individuo è un 38enne senza dimora, compatriota dell'aggressore, che è stato fermato perché trovato in possesso di due coltelli. L'altro individuo è stato identificato come l'effettivo autore dell'aggressione e è stato arrestato al parco Murri con l'accusa di lesioni aggravate.
Le motivazioni alla base dell'aggressione sembrano essere legate a un presunto tentato furto di cui l'afgano aveva accusato ingiustamente il senegalese.