Dopo il ciclone della Befana, l'arrivo del gelo artico: previsioni meteo e cambiamenti climatici in Italia

Il meteo italiano sta per subire un brusco cambiamento dopo il passaggio del ciclone della Befana. I primi giorni del 2024 hanno visto un clima mite e l'anticiclone dominare gran parte del Paese. Tuttavia, l'Epifania porterà una svolta significativa con l'arrivo di un vortice ciclonico nel Mar Mediterraneo.

dopo ciclone

La prima settimana del nuovo anno sarà caratterizzata da alta pressione e venti miti di Libeccio, rendendo il tempo stabile su molte regioni con cieli spesso nuvolosi o coperti nelle zone pianeggianti del Nord e lungo gli Appennini. Le piogge saranno limitate, concentrandosi maggiormente tra Liguria di levante e Toscana settentrionale, spinte dai venti di Libeccio. Temperature più elevate sono attese al Centro-Sud, con valori diurni che raggiungeranno i 17-21°C.

A partire dal 5 gennaio, un vortice ciclonico influenzerà le regioni del Nord e del Centro, portando piogge diffuse, soprattutto su Nordest e Toscana. Il 6 gennaio, giorno dell'Epifania, il ciclone si sposterà verso sud-est, portando ulteriori peggioramenti al Centro-Sud, soprattutto sul lato tirrenico. Nel frattempo, l'anticiclone delle Azzorre favorirà l'afflusso di aria artica verso l'Europa e, di conseguenza, sull'Italia.

L'8 gennaio è previsto un crollo drastico delle temperature, con l'azione combinata del vortice ciclonico ancora attivo. Come nel 1985, un fenomeno simile potrebbe portare ondate di freddo artico fino al Mediterraneo. Uno scambio meridiano il 9 gennaio porterà l'ingresso di aria gelida di origine artica sia dalla Porta della Bora che dalla Valle del Rodano, innescando un ciclone di maltempo invernale davanti alle lagune venete, con abbondanti nevicate su pianura e coste.

Intorno al 9 gennaio, il "Burian siberiano", noto come la "Bestia degli Urali", potrebbe investire tutta l'Europa, rientrando nel Mediterraneo attraverso la Valle del Rodano. Questa configurazione potrebbe generare nevicate anche nelle regioni tirreniche italiane, inclusa Roma, richiamando i ricordi dell'inverno del 1985.