Nel gruppo erano in 13! Stupro Catania, il ricatto prima della violenza
Prima dello stupro, una minaccia persistente. Un video che sembra essere stato utilizzato come strumento di ricatto è emerso, gettando luce su un incubo di violenza e terrore. Sette sono gli indagati, ma le ombre di altri complici si stagliano nel racconto della giovane vittima. Il branco, composto da giovani egiziani ancora non identificati, ha seminato il terrore in una tranquilla giornata a Villa Bellini.
La forza della testimonianza
Con solo 13 anni, la giovane vittima ha raccontato con coraggio e determinazione l'orrore che ha vissuto. Insieme al fidanzato, ha dovuto affrontare un incubo che è iniziato con richieste di denaro e sigarette e si è trasformato in un atto di violenza brutale all'interno di un bagno pubblico.
La realtà distorta
Tra le lacrime e il terrore, la voce della giovane si alza per far luce sulla verità. Mentre lei parla di sette, dieci persone coinvolte, il fidanzato ricorda un numero ancora più allarmante, indicando la vastità dell'orrore che hanno dovuto sopportare.
Una testimonianza cruciale
Il racconto del fidanzato, costretto a osservare impotente mentre la sua compagna veniva violentata, getta una luce crudele sulla brutalità degli atti commessi. La sua testimonianza, carica di dolore e rabbia, è fondamentale per far giustizia e portare i colpevoli di fronte alla legge.