Morte di Alexei Navalny: La tecnica del pugno al cuore del KGB

Il leader dell'opposizione russa, Alexei Navalny, è morto a seguito di un attacco fisico che ha coinvolto una tecnica nota come "pugno al cuore", utilizzata dagli agenti delle forze speciali del KGB. Questa rivelazione emerge da un'indagine condotta dal Times, che cita Vladimir Osechkin, fondatore del gruppo per i diritti umani Gulagu.net. Osechkin ha riferito che Navalny è stato esposto a condizioni di congelamento per diverse ore prima di ricevere il colpo fatale. La fonte di Osechkin, che lavora nella colonia penale artica dove Navalny è deceduto, ha indicato che i lividi trovati sul corpo dell'oppositore sono compatibili con la tecnica del "pugno unico".

morte alexei

La colonia penale, denominata "Lupo Polare", si trova nella regione autonoma di Yamalo-Nenetsk, a quasi 2 mila km da Mosca. Questo centro di detenzione è noto per le sue condizioni estreme, comprese temperature che possono raggiungere i -27 gradi Celsius. Navalny, trasferito in questa colonia a dicembre, ha affrontato un regime di isolamento e condizioni di vita particolarmente dure, che includono limitazioni severe sulle visite, i pacchi ricevibili e la quantità di denaro spendibile.

Nonostante le circostanze della sua morte, emergono dubbi e teorie alternative, tra cui l'ipotesi di un avvelenamento con Novichok, precedentemente utilizzato contro Navalny. Tuttavia, la famiglia e i collaboratori di Navalny insistono sulla teoria dell'avvelenamento, sottolineando che il corpo verrà trattenuto per ulteriori indagini, alimentando speculazioni sulla causa effettiva della morte.

La morte di Navalny ha suscitato reazioni internazionali, con appelli per indagini trasparenti e sanzioni contro funzionari russi coinvolti. Tuttavia, il Cremlino mantiene il silenzio sulla vicenda, mentre la comunità internazionale continua a chiedere chiarimenti e giustizia per l'oppositore russo.