La Russia abbassa la soglia per l'uso di armi nucleari tattiche: rivelazioni del Financial Times
In una rivelazione che ha suscitato preoccupazione a livello internazionale, il Financial Times ha pubblicato un'inchiesta basata su documenti militari segreti, che mostra come la Russia abbia condotto esercitazioni di guerra prevedendo l'uso di armi nucleari tattiche in scenari di conflitto con grandi potenze mondiali, tra cui la Cina. Questi documenti, risalenti al periodo 2008-2014, evidenziano una soglia per l'uso di tali armi inferiore a quanto precedentemente ammesso dalla Russia. Gli scenari simulati includono situazioni critiche per la sicurezza dello Stato russo, come il fallimento nel fermare una grande aggressione nemica, la distruzione del 20% dei sottomarini con missili balistici strategici, del 30% dei sottomarini d'attacco a propulsione nucleare e di tre o più incrociatori.
Alexander Gabuev, direttore del Carnegie Russia Eurasia Center di Berlino, ha commentato che questa è la prima volta che documenti di questo tipo vengono resi pubblici, dimostrando che la soglia operativa per l'uso delle armi nucleari è piuttosto bassa se il risultato desiderato non può essere raggiunto con mezzi convenzionali. Il portavoce di Putin, Dmitry Peskov, ha risposto alle rivelazioni sostenendo che la soglia per l'uso delle armi nucleari è trasparente ed è esplicitata nella dottrina militare russa, senza tuttavia riferirsi direttamente ai documenti citati.
Queste rivelazioni arrivano in un momento di tensione crescente, con la Russia che sta subendo perdite significative in Ucraina e sta utilizzando tattiche aggressive, come l'uso di "onde umane" di soldati scarsamente addestrati. La situazione in Ucraina continua a essere volatile, con attacchi missilistici russi che hanno causato feriti tra i vigili del fuoco e tentativi di attacco a infrastrutture critiche, come la centrale nucleare di Kursk.
La comunità internazionale segue con preoccupazione queste rivelazioni, che sollevano interrogativi sulla stabilità della sicurezza globale e sul rischio di escalation nucleare in scenari di conflitto.
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