Fuochi d'artificio contro i soldati a Gerusalemme: bambino ucciso
Un tragico evento ha scosso Gerusalemme est, dove un bambino di 12 anni, Rami Hamdan al-Khalhouli, è stato ucciso dalle forze di sicurezza israeliane durante gli scontri nel campo profughi di Shuafat. Il giovane, secondo quanto riferito, aveva lanciato fuochi d'artificio contro i soldati, mettendo in pericolo le loro vite. La morte del ragazzo è avvenuta nonostante il trasporto urgente al Centro medico Hadassah sul Monte Scopus, dove è stato dichiarato morto all'arrivo.
La polizia israeliana ha avviato un'indagine per chiarire le circostanze dell'incidente, mentre il ministro della Sicurezza nazionale, Itamar Ben-Gvir, ha espresso sostegno ai soldati coinvolti, definendo l'azione una risposta a un tentativo di attacco terroristico.
Gli scontri a Shuafat, che hanno visto la partecipazione attiva della polizia di frontiera israeliana e dei residenti palestinesi, sono avvenuti durante la seconda notte del Ramadan, segnando un ulteriore episodio di tensione nella regione.
Il campo profughi di Shuafat, situato nella parte settentrionale di Gerusalemme est, è stato teatro di violenze già da domenica, con un aumento significativo della tensione tra le parti. Questo campo, istituito dall'UNRWA nel 1965, ospita un numero significativo di rifugiati palestinesi e si trova in una posizione complicata a causa delle politiche di annessione e delle restrizioni imposte dalla costruzione del muro di separazione da parte di Israele.
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