Operazione Antimafia a Palermo: arresti e domiciliari per riciclaggio soldi Clan Messina Denaro

A Palermo, un'importante operazione delle forze dell'ordine ha portato all'arresto di 11 persone e alla detenzione domiciliare di altre 5, accusate di aver partecipato a un'ampia rete di riciclaggio di denaro per conto dei clan mafiosi della città. Tra gli indagati, figure di spicco legate al noto boss Matteo Messina Denaro, sono emersi nomi storici della mafia di Salemi, noti per la loro fedeltà al capomafia. Le accuse mosse spaziano dalla partecipazione a organizzazione mafiosa al riciclaggio di denaro, dalla turbativa d'asta ai trasferimenti fraudolenti di valori e alla ricettazione.

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L'indagine, condotta dal Nucleo Investigativo dei Carabinieri di Trapani, ha messo in luce come il denaro sporco venisse ripulito attraverso complesse operazioni finanziarie, spesso con la complicità di imprenditori e professionisti del settore. Angelo Salvatore, riconosciuto capomafia di Salemi e già condannato per associazione mafiosa, è stato identificato come uno dei principali artefici del sistema di riciclaggio, avvalendosi della collaborazione del figlio Andrea e di un network di contatti in grado di infiltrarsi nei sistemi informatici delle banche.

Le indagini hanno rivelato che enormi somme di denaro venivano trasferite a livello internazionale, con l'ausilio di imprenditori stranieri, verso conti correnti presso grandi istituti bancari internazionali, tra cui HSBC. Queste operazioni erano finalizzate a mascherare la provenienza illecita dei fondi, inserendoli nel circuito finanziario legale.

L'operazione ha evidenziato una solida alleanza tra la mafia siciliana e le 'ndrine calabresi, dimostrando una volta di più la capacità delle organizzazioni criminali di adattarsi e di sfruttare le opportunità offerte dal sistema economico-finanziario globale. La stretta collaborazione tra le forze dell'ordine e la magistratura ha permesso di infliggere un duro colpo alle attività illecite dei clan, sottolineando l'importanza di un impegno costante nella lotta alla mafia e al riciclaggio di denaro.

Condannata a 11 anni e 4 mesi Laura Bonafede, la maestra legata a Matteo Messina Denaro - Laura Bonafede, insegnante di Campobello di Mazara e figlia del defunto boss mafioso Leonardo Bonafede, è stata condannata a 11 anni e 4 mesi di reclusione per associazione mafiosa. La sentenza è stata emessa dal giudice per l'udienza preliminare di Palermo, Paolo Magro.

Messina Denaro - l'ex pm Agueci: Da sempre contatti tra il boss e la Banda della Magliana - Emerge, dunque, un filo rosso tra il boss morto a settembre di un anno fa e la sua latitanza nella Capitale dove si sarebbe recato per alcune visite oncologiche. Attualità - "Già a metà degli anni Settanta gli esponenti della Banda della Magliana avevano dei contatti con la criminalità organizzata, in particolare con la camorra.

Messina Denaro - perquisizioni a Mazara del Vallo: inquirenti a caccia del covo - La procura distrettuale di Palermo, nell'ambito delle indagini finalizzate all'individuazione della rete di fiancheggiatori che ha sostenuto, nel corso degli anni, la latitanza ha disposto perquisizioni e ispezione di luoghi in una zona residenziale di Mazara del Vallo (Trapani).