Nitazeni: farmaci mortali venduti sui social e spediti in scatole di cibo per cani
I nitazeni, una classe di oppioidi sintetici estremamente potenti, sono diventati un grave problema di salute pubblica a causa della loro vendita illegale sui social media. Sintetizzati originariamente circa 60 anni fa come potenziali antidolorifici, i nitazeni sono stati rapidamente esclusi dal mercato legale dopo che i ricercatori hanno scoperto i loro effetti dannosi sull'organismo. Nonostante ciò, hanno trovato una via nel mercato nero, spesso venduti in modo occulta attraverso piattaforme online.
Secondo un'indagine della BBC, i nitazeni sono ora spesso camuffati e venduti su piattaforme come SoundCloud e sponsorizzati su X, precedentemente noto come Twitter. Questi farmaci, che sono 40 volte più potenti del fentanyl e più mortali dell'eroina, possono essere acquistati con un semplice clic e spediti dalla Cina in scatole di cibo per cani per eludere le dogane.
Il pericolo dei nitazeni è aggravato dal fatto che i consumatori spesso li assumono inconsapevolmente, poiché vengono miscelati con altre sostanze illegali per ridurre i costi di produzione. Inoltre, sono state segnalate vendite di compresse contraffatte che contengono nitazeni, aumentando ulteriormente il rischio di overdose involontarie.
La gravità della situazione è stata sottolineata da Mike Trace, vice zar antidroga del Regno Unito, che ha avvertito che l'introduzione dei nitazeni nel mercato delle droghe potrebbe potenzialmente raddoppiare o triplicare il tasso di mortalità per overdose, che già conta quasi 5.000 vittime all'anno in Inghilterra e Galles.
Le autorità hanno creato una task force per cercare di bloccare il commercio di nitazeni sul mercato nero, ma la lotta è complicata dalla vastità e dall'anonimato delle transazioni online. Nel frattempo, la piattaforma X ha rimosso centinaia di post relativi ai nitazeni dopo essere stata contattata dalla BBC, ma molti annunci rimangono ancora attivi, evidenziando le sfide nella moderazione dei contenuti in seguito ai licenziamenti del team di moderazione da parte del nuovo proprietario, Elon Musk.