Decreto Superbonus: Fiducia approvata alla Camera, attesa per il Voto definitivo
Il decreto Superbonus, oggetto di intense discussioni politiche, ha superato un importante ostacolo con l'approvazione della fiducia alla Camera. Il provvedimento, che era già passato al Senato con 101 voti favorevoli e 64 contrari, verrà ora sottoposto al voto definitivo previsto per domani.
Dettagli del Decreto e le Modifiche Apportate
Retroattività e Proteste: Uno dei punti più controversi è la retroattività delle misure, applicabili alle spese sostenute a partire dall'inizio del 2024. Questa retroattività ha suscitato critiche da parte di Forza Italia, che ha espresso perplessità soprattutto in merito alla gestione fiscale e alle implicazioni economiche delle nuove disposizioni.
Taglio del Bonus Ristrutturazioni: Il decreto prevede un ridimensionamento del bonus ristrutturazioni. Attualmente, il bonus copre il 50% delle spese fino a un massimo di 96.000 euro. Tuttavia, a partire dal 2028, la percentuale scenderà al 30% per le spese sostenute fino al 2033.
Compensazione dei Crediti Fiscali: Le banche, gli intermediari finanziari e le assicurazioni non potranno più compensare i crediti d'imposta derivanti dai bonus fiscali con i contributi previdenziali dal 1° gennaio 2025. La violazione di questa norma comporterà il recupero del credito indebitamente compensato e una sanzione amministrativa.
Fondi per Zone Terremotate e Terzo Settore: Il decreto stanzia 400 milioni di euro per continuare a usare la cessione dei crediti e lo sconto in fattura con Ecobonus e Sismabonus nelle zone colpite dai sismi del 2009 e del 2016. Ulteriori 35 milioni di euro sono destinati ad altre zone colpite da terremoti per interventi di riqualificazione energetica e strutturale. Inoltre, 100 milioni di euro sono dedicati agli enti del Terzo settore per supportare la riqualificazione energetica e strutturale.
Sugar Tax e Plastic Tax: La sugar tax, inizialmente prevista per luglio 2024, è stata posticipata al 1° gennaio 2025 a causa delle pressioni politiche e del settore delle bevande analcoliche. La plastic tax, invece, è stata rinviata a luglio 2026.
L'iter del decreto è stato caratterizzato da forti polemiche e tensioni politiche. Il presidente dei senatori del PD, Francesco Boccia, ha criticato duramente il governo, accusandolo di utilizzare il Superbonus come alibi per coprire le proprie incapacità nella gestione economica del Paese. Anche l'Associazione Bancaria Italiana (ABI) ha espresso sorpresa e preoccupazione per le disposizioni impreviste e la loro retroattività.
Nonostante le critiche, il governo ha ottenuto il voto di fiducia sia al Senato che alla Camera, con il partito di Forza Italia che, nonostante le riserve, ha votato a favore della fiducia. Il provvedimento, che ha un iter blindato, dovrebbe ricevere l'ok definitivo entro il 28 maggio.
Manovra 2025: modifiche proposte su canone Rai, pensioni e Superbonus - La Legge di Bilancio 2025 è al centro di discussioni all'interno della maggioranza di governo, con proposte di modifiche su vari fronti. Tra le principali richieste emergono il taglio del canone Rai, una nuova rottamazione delle cartelle esattoriali e l'introduzione di nuove norme sul Superbonus.
Caccia alle case fantasma: Stretta sul Catasto e Superbonus - Il governo ha avviato un piano per individuare circa due milioni di "case fantasma" e aggiornare le rendite catastali di quasi 500 mila immobili che hanno beneficiato del Superbonus 110%. L'obiettivo è identificare le proprietà non dichiarate e costringere chi ha usufruito degli incentivi a comunicare le variazioni catastali.
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