Zazoom di 1 giu 2024

Rubber Rooms, i bunker in gomma della NASA: ecco a cosa servono

rubber rooms

I "bunker in gomma" della NASA, conosciuti ufficialmente come bunker di emergenza, sono stati fondamentali elementi di sicurezza costruiti sotto le rampe di lancio del Kennedy Space Center durante l'era Apollo. Queste strutture sono state progettate per fornire un rifugio sicuro al personale in caso di esplosione di un razzo durante le operazioni di lancio.

Scopo dei Bunker in Gomma

I bunker in gomma, situati a 12 metri sotto le rampe di lancio 39A e 39B, sono stati costruiti per resistere alla forza immensa di un'esplosione di un razzo Saturn V completamente carico di carburante. Questi bunker potevano ospitare fino a 20 persone per 24 ore, garantendo la loro sopravvivenza fino all'arrivo delle squadre di soccorso.

Funzionamento dei Bunker in Gomma

1. Meccanismo di Accesso: Il personale accedeva al bunker in gomma tramite uno scivolo lungo 61 metri dalla superficie della rampa di lancio. Questo scivolo conduceva a una piccola anticamera imbottita di gomma, adiacente alla camera principale di esplosione.

2. Protezione dalle Esplosioni: La camera principale, spesso chiamata la camera di esplosione, presentava un pavimento di cemento flottante supportato da molle e ammortizzatori. Questo design minimizzava l'impatto delle onde d'urto dell'esplosione, che potevano generare una palla di fuoco larga fino a 430 metri e raggiungere temperature di 1.370°C.

3. Struttura e Caratteristiche di Sicurezza: Il bunker era circolare con un soffitto a cupola e sigillato con una porta d'acciaio massiccia, simile a quelle utilizzate nei caveau delle banche. All'interno, gli occupanti si sedevano su sedili appositamente progettati per assorbire e mitigare le forze dell'esplosione. Il bunker poteva sopportare pressioni fino a 500 libbre per pollice quadrato e accelerazioni di 75G.

4. Vie di Fuga: Se l'uscita principale fosse stata bloccata, c'era un'uscita di emergenza nel tetto della cupola, che conduceva a un lungo tunnel che si apriva all'esterno del perimetro della rampa di lancio.

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Questi bunker erano una misura di sicurezza critica durante le missioni Apollo, anche se non sono mai stati utilizzati in un'emergenza reale. Con il passaggio al programma Space Shuttle, l'attenzione si è spostata su nuovi sistemi di fuga e i bunker in gomma sono stati infine dismessi e classificati come manufatti storici. Nonostante siano caduti in rovina, restano una parte importante dell'eredità di sicurezza della NASA e sono preservati sotto accordi con SpaceX, che ora affitta la rampa di lancio 39A.

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