Centrosinistra - la piazza invoca unità - Schlein: Basta divisioni - ora compatti
Arrivano in piazza i senatori reduci dal primo sì al premierato.
Politica - La piazza contro il premierato e l’autonomia. La piazza per l'unità del centrosinistra. A Santi Apostoli, gremita e asfissiante sotto l'anticiclone africano, le bandiere si mischiano e il coro 'unità, unità' si leva più volte. Elly Schlein chiude la manifestazione e a quella richiesta, dal palco, risponde così: “Mi appello a tutte le forze di opposizione: basta divisioni. Teniamoci strette le nostre differenze che sono preziose", ma "facciamoci trovare pronti, uniti e compatti". Nella storica piazza dell’Ulivo manca la foto di gruppo sul palco ma, almeno per un giorno, nel retro sono tutti abbracci, strette di mano e capanelli tra i leader delle opposizioni. "Volemose bene", grida in romanesco un manifestante alla segretaria del Pd e Giuseppe Conte che si stringono la mano. E poi Angelo Bonelli e Nicola Fratoianni, Riccardo Magi. Ai centristi assenti si rivolge Schlein: "Abbiamo invitato tutti, rispettiamo le scelte di ciascuno.
C’è sempre tempo per allargare quando gli obiettivi sono comuni”. Chiama a una “mobilitazione permanente” la segretaria dem. "La prossima volta saremo in una piazza più grande. Questa è la prima ma non sarà l'ultima”. Anche Fratoianni e Bonelli spingono sull’acceleratore. “Per dileggiarci ci hanno detto tante volte 'vi unite solo per battere la destra'. Battere questa destra è un formidabile programma politico, serve generosità, umiltà e unità. E’ possibile”, scandisce Fratoianni. Conte, molto applaudito quando sale sul palco, parla di “risposta unitaria” di fronte all’aggressione della maggioranza verso il grillino Leonardo Donno e di "battaglie unitarie" che sono "sempre benvenute". E aggiunge: "La mia presenza qui? Non è una novità. Non è che ci si alza la mattina e si cambia collocazione". Lo aveva ribadito anche poco prima ai cronisti alla Camera.
Oggi vedo più consapevolezza
Sul richiamo alle origini del Movimento 'né di destra né di sinistra' fatto da Virginia Raggi, Conte risponde: “Se quello dei 5 Stelle resta il campo progressista? Assolutamente. Se qualcuno ha inclinazioni di destra ne tragga le conseguenze”. C'è anche Vincenzo De Luca in piazza. Rivendica di averci portato per primo 5mila persona a manifestare a Roma contro l'autonomia. "Oggi vedo più consapevolezza". Ci sono parlamentari di tutte le opposizioni. I neo eletti in Europa come 'mister 500mila preferenze' Antonio Decaro che segue la manifestazione in mezzo alla gente in piazza con il sindaco di Roma, Roberto Gualtieri. C'è tutto il gruppo M5S che arriva a piedi con Conte. Il leader M5S al suo fianco tiene l''aggredito' Leonardo Donno con in braccio il figlioletto avvolto nel tricolore. Ci sono l'Anpi, le Acli, l'Arci. Come nelle piazze uliviste dei tempi andati. E spunta pure qualche esponente di quella stagione come Franco Giordano e Gavino Angius.
Arrivano in piazza i senatori reduci dal primo sì al premierato. "La destra - dice Schlein - ha sempre sognato di smantellare la repubblica parlamentare per l'uomo o la donna sola al comando, ma abbiamo già dato: siamo in piazza perchè siamo tutti e tutte antifascisti". E poi Conte: "Non lo consentiremo. Le istituzioni non possono essere ridotti a 'casa Meloni' con cognato, amici e codazzo di yes man". Magi guarda già al referendum: "Sfidiamo Meloni". E De Luca prevede senza esitazioni: "Meloni il referendum lo perde". E quindi l'autonomia, anzi lo Spacca Italia come lo hanno ribattezzato le opposizioni. Schlein parla di Meloni "sedicente patriota" che divide il Paese. E poi Bonelli: "Meloni ha venduto il Sud a Salvini. Dobbiamo essere uniti per costruire un'alternativa che mandi Meloni all'opposizione". Si parla molto anche della inchiesta di Fanpage. E qui Schlein torna a incalzare Meloni: "Che aspetti a cacciarli? Quelle immagini hanno fatto il giro del mondo".
E Magi: ''Cosa aspetta Meloni a condannare il fatto Gioventù nazionale, la giovanile del primo partito di maggioranza, faccia adunate neo naziste al grido di 'Duce Duce'? Non abbiamo ascoltato una parola di condanna o per dissociarsi''. Bonelli: "Siete la vergogna dell'Italia". E Conte consiglia una lettura ai giovani di Fdi: "'Meloni, a questi ragazzi comprate una Costituzione e un buon manuale di storia".
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