Vaticano - arrivano le sanpietrine: per la prima volta due donne nell’organico della Basilica
In passato, nel 1500, venivano impiegate come lavoratrici vedove e orfane, quasi sempre titolari di un'impresa familiare ereditata da un defunto marito o padre, alle quali la Fabbrica garantiva le stesse condizioni economiche e di trattamento lavorativo che erano state assicurate al capofamiglia uomo.
Con il passare del tempo sono state assunte donne nelle diverse professioni artigiane della Fabbrica, ma fino ad oggi nessuna era riuscita ad entrare tra i sampietrini
Attualità - Per la prima volta, dopo oltre mezzo secolo dalla fondazione della Fabbrica di San Pietro, due donne entrano a far parte dell’organico dei sampietrini manutentori della Basilica Vaticana. Sono Lisa (26 anni della provincia di Padova) e Miriana (21 anni di Reggio Calabria), entrambe con un percorso di studi artistici, hanno frequentato il corso per decoratori, stuccatori e muratori della Scuola Arti e Mestieri della Fabbrica di San Pietro. “La presenza delle donne non è nuova nella lunga e antica esperienza di lavoro e di arte della Fabbrica, ma in nessun caso finora maestranze femminili erano entrate nel corpo dei sampietrini. Da anni, infatti, è consolidata la presenza di mosaiciste nello Studio del Mosaico Vaticano annesso alla Fabbrica”, spiega padre Enzo Fortunato, direttore della Comunicazione della Basilica Papale di san Pietro in Vaticano.
In passato, nel 1500, venivano impiegate come lavoratrici vedove e orfane, quasi sempre titolari di un'impresa familiare ereditata da un defunto marito o padre, alle quali la Fabbrica garantiva le stesse condizioni economiche e di trattamento lavorativo che erano state assicurate al capofamiglia uomo. Con il passare del tempo sono state assunte donne nelle diverse professioni artigiane della Fabbrica, ma fino ad oggi nessuna era riuscita ad entrare tra i sampietrini.
Caso Emanuela Orlandi: confermata l’esistenza di un dossier in Vaticano - Il promotore di giustizia vaticano, Alessandro Diddi, ha confermato l'esistenza di un dossier riguardante la scomparsa di Emanuela Orlandi, avvenuta nel giugno 1983. Diddi ha dichiarato: "Esiste, lo abbiamo trovato, è quello cui allude Pietro Orlandi, quello di cui parlò Paolo Gabriele".
Emanuela Orlandi, confermata l'esistenza del dossier: le dichiarazioni del Vaticano - Il caso di Emanuela Orlandi, la giovane cittadina vaticana scomparsa nel 1983, ha recentemente registrato un significativo sviluppo. Alessandro Diddi, Promotore di Giustizia del Vaticano, ha confermato l'esistenza di un dossier relativo alla vicenda. Questa rivelazione è avvenuta durante la presentazione del libro "Il trono e l'altare" di Maria Antonietta Calabrò.
Pietro Orlandi accusa il Vaticano: Emanuela usata per proteggere Papa Wojtyla - Pietro Orlandi, fratello di Emanuela Orlandi, ha recentemente partecipato a un incontro con gli studenti della Facoltà di Giurisprudenza dell'Università "La Sapienza" di Roma, dove ha espresso critiche nei confronti del Vaticano riguardo alla gestione del caso della sorella, scomparsa nel 1983.