Ucraina - Zelensky a Nato: Basta restrizioni - Biden annuncia nuovi aiuti per 225 milioni

  Zelensky da parte sua ha assicurato che farà ogni cosa per garantire che l'Ucraina aderisca alla Nato.

Attualità - Il presidente Joe Biden ha annunciato oggi un nuovo pacchetto di aiuti da 225 milioni di dollari per l’Ucraina. Il pacchetto include un sistema missilistico Patriot, missili antiaerei Stinger, munizioni per sistemi missilistici di artiglieria ad alta mobilità o Himars e altri proiettili di artiglieria da 155 mm e 105 mm. Il "futuro dell'Ucraina" è nella Nato e Kiev si muove irreversibilmente lungo un percorso in direzione dell'Alleanza, ha dichiarato il segretario generale della Nato, Jens Stoltenberg, nella conferenza stampa congiunta con il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky.   Zelensky da parte sua ha assicurato che "farà ogni cosa" per garantire che l'Ucraina aderisca alla Nato. "Ho fiducia nel fatto che ci riusciremo", ha affermato nel corso della conferenza stampa. Il sostegno della Nato all'Ucraina, ha aggiunto, è cruciale e contribuirà a frenare la "voglia di aggressione" del presidente russo, Vladimir Putin. 

Le restrizioni, ha rilevato, variano a seconda dei Paesi, alcuni non ne hanno imposte affatto, altri le stanno allentando

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A una domanda sui limiti imposti a Kiev nell'uso delle armi fornite dagli alleati per colpire obiettivi situati in territorio russo, Stoltenberg ha risposto che quella in corso è una "guerra di aggressione" lanciata dalla Russia e l'Ucraina ha il diritto di difendersi. Le restrizioni, ha rilevato, variano a seconda dei Paesi, alcuni non ne hanno imposte affatto, altri le stanno allentando. Gli alleati della Nato hanno il diritto di aiutare e sostenere il diritto all'autodifesa dell'Ucraina "senza diventare parte in causa nel conflitto", ha aggiunto Stoltenberg, sottolineando che il diritto all'autodifesa include il diritto di colpire obiettivi militari legittimi sul territorio russo. Poi, rispondendo sul viaggio del premier ungherese Viktor Orban a Mosca da Putin, il segretario generale della Nato ha osservato che "non è compito dell'Alleanza cercare di regolare i piani di viaggio dei leader della Nato".

L'importante è che i leader della Nato siano d'accordo sulla politica e l'Alleanza ha approvato ieri una dichiarazione "molto forte" che sostiene "l'integrità territoriale" dell'Ucraina, ha sottolineato. Durante la conferenza stampa Zelensky ha esortato gli alleati a revocare tutte le restrizioni sugli attacchi ucraini su obiettivi situati all’interno del territorio russo: "Se vogliamo vincere, se vogliamo prevalere, se vogliamo salvare il nostro Paese e difenderlo, dobbiamo eliminare tutte le restrizioni". "Se vogliamo davvero che l'Ucraina sia sulla mappa... dobbiamo fare passi concreti, passi molto rapidi", ha scandito ancora il leader ucraino rispondendo a una domanda sul dispiegamento di missili americani in territorio tedesco e sulla possibile reazione della Russia a questo annuncio. 

Ucraina: Russia arruola detenuti per la guerra, 180mila prigionieri inviati al fronte - Il Servizio di intelligence estero dell'Ucraina ha dichiarato che la Russia ha arruolato circa 180mila detenuti per combattere in Ucraina, iniziando dal novembre scorso. Questa pratica, avviata nell'estate del 2022, inizialmente coinvolgeva il gruppo mercenario Wagner e successivamente è passata sotto il controllo diretto del ministero della Difesa russo.

Gas russo: l'Europa affronta l'interruzione delle forniture attraverso l'Ucraina - Il 1º gennaio 2025, Gazprom ha interrotto le forniture di gas naturale verso l'Europa attraverso l'Ucraina, segnando la fine di un accordo di transito in vigore dal 2019. Questa decisione è stata presa dopo che l'Ucraina ha rifiutato di rinnovare il contratto, sostenendo che i proventi avrebbero finanziato gli sforzi bellici russi.

Stop al gas russo via Ucraina: Mosca accusa Stati Uniti, Kiev e Europa - La Russia attribuisce la responsabilità dello stop alle forniture di gas attraverso l'Ucraina a Stati Uniti, Ucraina e autorità europee. La portavoce del ministero degli Esteri russo, Maria Zakharova, ha dichiarato che "la cessazione delle forniture di gas russo è interamente imputabile agli Stati Uniti, al regime fantoccio di Kiev e alle autorità europee, che hanno sacrificato il benessere dei loro cittadini per sostenere l'economia americana".