De Siervo (Lega Serie A): Calcio è a tutti gli effetti media comparabile con Tv
Il 66% di chi segue il calcio cerca di essere davanti allo schermo al momento della diretta, il 47% usa lo smartphone prima della partita per cercare info e aggiornamenti su siti e app e il 51% lo usa durante l’intervallo per controllare gli aggiornamenti su altre partite (30%) o per controllare i social media (20%).
Spettacolo - “La Ricerca nasce dall’esigenza di dimostrare al mercato degli investitori come il calcio sia a tutti gli effetti un media comparabile con la televisione. Quello che la ricerca dimostra perfettamente, infatti, è che il livello di attenzione, costante nel tempo durante la fruizione, è particolarmente alto. Quindi in qualche modo si costruisce un sistema di strumenti che i centri media e le aziende potranno utilizzare per supportare le logiche dell’investimento”. Con queste parole Luigi De Siervo, amministratore delegato di Lega Serie A, è intervenuto a margine della conferenza stampa organizzata da Omnicom Media Group (Omg) e Lega Serie A presso la sede milanese della massima categoria calcistica italiana, per il lancio del primo studio che misura l’attenzione agli stimoli pubblicitari inseriti nel mondo del calcio.
Seguono i social media che raccolgono il 61% del pubblico interessato al calcio
L’indagine è parte del più ampio progetto Beyond Visual Attention di Omg, il primo studio in Europa che ha integrato machine learning, AI e neuroscienze per misurare l’attenzione agli stimoli pubblicitari. “Dai risultati emerge con forza che esiste un interesse e un’attenzione estremamente alti non solo durante l’evento, ma anche durante la parte precedente e successiva”, conclude l’ad di Lega Serie A. Annalect, divisione intelligence e data analytics di Omnicom Media Group, ha condotto la ricerca su un campione di 4.000 italiani maggiorenni e ne è emerso che il 69% di loro segue il calcio, una percentuale che, rapportata alla popolazione italiana, permette di stimare che a guardare il calcio sono circa 34 milioni di italiani. Si tratta infatti di uno sport che rappresenta un linguaggio universale, trasversale alle generazioni che utilizzano i diversi media con modalità differenti.
Ad esempio, giornali e riviste cartacee sono utilizzati soprattutto dai Boomers, mentre la GenZ usa Twitch, Instagram e Tik Tok per alimentare la propria passione. I media trasversali alle generazioni sono YouTube, la radio, i siti web e i siti di giornali. Tra tutti i mezzi continua ad avere un peso specifico importante la TV dove la fruizione di contenuti calcistici è dell’82%, usata per condividere la passione con familiari e amici. Seguono i social media che raccolgono il 61% del pubblico interessato al calcio. Il 66% di chi segue il calcio cerca di essere davanti allo schermo al momento della diretta, il 47% usa lo smartphone prima della partita per cercare info e aggiornamenti su siti e app e il 51% lo usa durante l’intervallo per controllare gli aggiornamenti su altre partite (30%) o per controllare i social media (20%). Il 44% fruisce della TV dopo la partita per cercare altri contenuti calcistici, come programmi di approfondimento o altre partite.
Lo studio riguarda anche la misurazione dell’attenzione visiva direttamente nelle case degli italiani, durante la fruizione della partita e dei contenuti extra pre e post evento, grazie alla tecnologia messa a punto da Ipsos: il tempo di attenzione visiva dell’intero evento (compresi contenuti pre e post-partita) è del 62%, quota che sale al 66% se si isolano solo il primo e secondo tempo della partita. L’attenzione degli highlights tocca il 71% e quella della pubblicità tabellare pre e post-partita è intorno al 39%.
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