Antitrust avvia istruttoria su società gruppi Armani e Dior

Inoltre opererebbero in orari di lavoro oltre i limiti di legge e in condizioni sanitarie e di sicurezza insufficienti, in contrasto con i livelli di eccellenza della produzione vantati dalle società.

Attualità - Istruttoria dell'Antitrust nei confronti di alcune società del Gruppo Armani (Giorgio Armani S.p.A. e G.A. Operations S.p.A.) e del Gruppo Dior (Christian Dior Couture S.A., Christian Dior Italia S.r.l. e Manufactures Dior S.r.l.). Il motivo: possibili condotte illecite nella promozione e nella vendita di articoli e di accessori di abbigliamento, in violazione delle norme del Codice del Consumo. In entrambi i casi, le società potrebbero avere presentato dichiarazioni etiche e di responsabilità sociale non veritiere, in particolare riguardo alle condizioni di lavoro e al rispetto della legalità presso i loro fornitori. Lo segnala l'Antitrust.  Inoltre, le società avrebbero enfatizzato l’artigianalità e l’eccellenza delle lavorazioni.

e anche presso la sede della società Christian Dior Italia Srl 

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- spiega L’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato - A fronte di tali dichiarazioni, per realizzare alcuni articoli e accessori di abbigliamento, le società si sarebbero avvalse di forniture provenienti da laboratori e da opifici che impiegano lavoratori che riceverebbero salari inadeguati. Inoltre opererebbero in orari di lavoro oltre i limiti di legge e in condizioni sanitarie e di sicurezza insufficienti, in contrasto con i livelli di eccellenza della produzione vantati dalle società. Ieri i funzionari dell’Autorità, con l’ausilio del Nucleo Speciale Antitrust della Guardia di Finanza, hanno svolto ispezioni presso le sedi delle società Giorgio Armani S.p.A. e G.A. Operations S.p.A. e anche presso la sede della società Christian Dior Italia S.r.l. 

Pagamenti con carta: vietato il sovrapprezzo, l'Antitrust interviene con sanzioni - Il sovrapprezzo sui pagamenti con carta è una pratica che alcuni commercianti adottano per compensare le commissioni applicate dalle società di carte di credito, che possono variare tra lo 0,5% e il 3% dell'importo totale. Tuttavia, l'Unione Europea, attraverso la Direttiva UE 2015/2366 (PSD2), ha vietato il cosiddetto credit surcharge, impedendo agli esercenti di addebitare costi aggiuntivi sui pagamenti effettuati con carte di credito e debito, sia nei negozi fisici che online.

Shein sotto indagine dall'Antitrust per pubblicità ingannevole sulla sostenibilità - L'Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato (AGCM) ha avviato un'istruttoria nei confronti di Infinite Styles Services CO. Limited, che gestisce il sito italiano di Shein, per presunta pubblicità ingannevole. Il colosso cinese del fast fashion è accusato di diffondere informazioni fuorvianti riguardanti la sostenibilità ambientale dei propri capi d'abbigliamento.

Antitrust avvia indagine sull’editoria scolastica - Contestualmente all’avvio dell’indagine, l’Autorità ha avviato una consultazione pubblica (call for inputs) sulle tematiche specificate in dettaglio nel provvedimento d’avvio dell’indagine: tutti i soggetti interessati possono inviare - entro 30 giorni - contributi pertinenti all’indirizzo e-mail IC57@agcm.