Zazoom di 17 lug 2024

Gestione social media: errori comuni da evitare e best practice per migliorare

gestione social

I social media, oramai, li conosciamo tutti e non necessitano più di presentazioni. È abbastanza pacifico affermare come questi non siano più solo strumenti di intrattenimento e informazione, ma anche potenti macchine di vendita. Al giorno d’oggi sono tantissime le aziende che decidono di investire in questo tipo di pubblicità e, anche senza dati alla mano, è evidente come questo business si riveli potenzialmente proficuo.

Di conseguenza, uno dei maggiori crucci per imprenditori e marketing manager è proprio quello di migliorare la presenza online con la gestione social media. Il punto è che, nonostante queste piattaforme siano nate per semplificare e stimolare l’uso da parte delle persone, non sono poi così facili da utilizzare.

Creare contenuti, pianificarli, monitorarne l’andamento… ma anche impostare le campagne pubblicitarie, identificare il target, settare correttamente gli account aziendali: tutto questo si può certo imparare ma, nel frattempo, la clientela potrebbe essersi già rivolta alla concorrenza.

Ci vuole un vero brand

Il primo vero passo da compiere per iniziare a parlare di gestione social media aziendali è riflettere, anzi, rispondere a una serie di domande. Chi sono i clienti tipo del brand? Quanto sono disposti a spendere e perché si rivolgono alla concorrenza? Qual è il tratto distintivo del brand, cosa lo rende unico e riconoscibile? In che modo le persone vengono a conoscenza del brand? E una volta conosciuto, decidono di convertirsi in clienti o se ne vanno altrove?

Si, sono tante domande, ma sono quelle giuste da porsi per iniziare. Definire un brand non significa creare il logo e scegliere i colori ma dare voce, animo e parole a una missione, a una vision e a una proposta di valore. Se mancano questi elementi, tra le migliaia di contenuti dati in pasto ai social quotidianamente, è difficile che un brand possa colpire o rimanere impresso.

Imparare a stabilire le KPI

Gli obiettivi di crescita sui social non si possono, né si devono, definire “a parole”, cioè lasciando tutto al caso o facendo troppo affidamento sulla possibilità di andare virali. Quando bisogna impostare una strategia di gestione social media occorre stabilire dei valori che, nel medio e lungo periodo, ci aiuteranno a capire se ci sono stati miglioramenti o peggioramenti.

Questi valori, per l’appunto, prendono il nome di Key Performance Indicator o, più semplicemente, KPI. Definirli a monte permette di identificare le risorse disponibili, le risorse necessarie e il percorso da compiere per iniziare a scalare il business.

Il giusto budget

Nell’ambito della gestione social media anche la definizione del budget gioca un ruolo decisivo. Il successo di una campagna di comunicazione online non dipende strettamente da quanto sia corposo il budget investito, anche se è ovvio che avere maggiori disponibilità costituisca un importante vantaggio.

Ciò nonostante anche un piccolo business può, nel tempo, raggiungere risultati sempre più elevati se, nel definire brand, obiettivi e budget c’è stata lungimiranza e buona strategia. Definire un tetto di spesa è importante per imparare a guardare il progetto di crescita dall’alto e destinare le giuste risorse a tutte le attività, dosando il budget tra quelle prioritarie e quelle meno utili.

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