Zazoom di 19 lug 2024

Il Caso di Francesca Deidda: Ritrovato in un borsone il corpo della donna scomparsa

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I resti di Francesca Deidda, la 42enne scomparsa lo scorso maggio da San Sperate, sono stati rinvenuti ieri in un borsone da calcio ai piedi di un albero vicino alla vecchia Statale 125 Orientale sarda, in località San Priamo. Le ricerche, iniziate con l'ausilio di cani molecolari, hanno portato alla scoperta del cadavere nei pressi di un ponte romano, luogo dove nei giorni precedenti erano stati ritrovati oggetti personali della vittima, tra cui un bite dentale e alcuni indumenti.

Il marito di Francesca, Igor Sollai, è attualmente detenuto con l'accusa di omicidio e occultamento di cadavere. Sollai ha dichiarato di essere innocente, affermando che la moglie si sarebbe allontanata volontariamente per prendersi un periodo di riflessione. Tuttavia, le indagini della Procura di Cagliari hanno rivelato incongruenze nelle sue dichiarazioni e prove che indicano il tentativo di depistare le indagini usando il telefono della moglie per inviare messaggi ai parenti e colleghi, facendosi passare per lei.

Andrea Deidda, fratello della vittima, aveva lanciato l'allarme sulla scomparsa della sorella a fine maggio. Durante le indagini, ha espresso i suoi sospetti riguardo al comportamento del cognato e ha chiesto ripetutamente che Sollai dicesse la verità. Ieri, dopo il ritrovamento del corpo, Andrea ha ribadito il suo desiderio di giustizia e chiarezza sulla sorte della sorella.

L'Analisi delle Prove

L'incarico per l'autopsia del corpo di Francesca è stato conferito al medico legale Roberto Demontis, il cui esame sarà cruciale per determinare le cause e i tempi della morte. Le prove raccolte finora includono tracce biologiche e indizi informatici che hanno portato alla misura cautelare per Sollai, ritenuto un potenziale pericolo di fuga data la presenza di parenti in Olanda.

La Difesa di Igor Sollai

Gli avvocati difensori di Sollai, Laura Pirarba e Carlo Demurtas, continuano a proclamare l'innocenza del loro assistito, affermando che la sua versione dei fatti non è stata completamente compresa. Hanno richiesto l'applicazione di misure meno gravose come gli arresti domiciliari, e stanno preparando una difesa dettagliata per chiarire le discrepanze emerse durante le indagini.

Conclusione

Il caso di Francesca Deidda ha sconvolto la comunità di San Sperate e continua a essere oggetto di intense indagini. Con il ritrovamento del corpo e le prossime analisi legali, si spera di ottenere finalmente chiarezza su quanto accaduto e di assicurare giustizia alla vittima e alla sua famiglia.

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