Adnkronos di 19 lug 2024

Centrosinistra - Conte a Renzi: Io ora interlocutore? Politica è cosa seria

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Saremmo decisivi Il no ai veti non può che essere reciproco.

Politica - "Renzi prima mi attaccava sulla gestione della pandemia e ora dice che sono un interlocutore privilegiato. La politica per noi è una cosa seria". Così il leader del M5S Giuseppe Conte, a margine dell’Assemblea di Coldiretti, rispondendo alle parole del leader di Iv che chiede un fronte unito per battere il governo Meloni. "Gli ultimi anni Matteo Renzi si è vantato sempre di aver mandato a casa il governo Conte in piena pandemia - ha aggiunto il presidente dei 5 Stelle uscendo dall'assemblea di Coldiretti - E oggi che fa? Dice che Conte è interlocutore privilegiato? Per noi di M5S la politica è una cosa seria...". E a chi gli chiedeva se fosse un veto, il leader del M5S ha risposto ribadendo: "È una cosa seria".  Matteo Renzi ha affrontato la questione intervistato dal Corriere della Sera. "Forte del successo alle Europee, il Pd di Schlein ha detto: vogliamo costruire l’alternativa e per farlo non mettiamo veti. Questo significa che cade il veto che su di noi era stato messo nel 2022.

Il no ai veti non può che essere reciproco

Ma anche noi abbiamo un obbligo - ha sottolineato - non possiamo mettere veti sugli altri, a cominciare dai Cinque Stelle. Il no ai veti non può che essere reciproco. Noi alle Europee abbiamo sfiorato il 4% e dunque abbiamo un consenso che alle prossime politiche può fare la differenza in almeno una trentina di collegi marginali. Saremmo decisivi".  "Per noi - ha spiegato l'ex premier immortalato alla partita del cuore nell'abbraccio a Elly Schlein - è tempo di scelte. O si riapre la partita del Terzo Polo o si prende atto che il centro è decisivo solo se si allea in modo strutturale". Possibile un’alleanza tra lei, Schlein, Conte e gli altri? "Non facciamola lunga: non solo è possibile ma è anche l’unica alternativa per evitare che ci teniamo per lustri Giorgia Meloni con sorelle, cognati e compagnia cantante". "L’alternativa è semplice: subire o reagire. Per reagire va costruita l’alternativa, dichiarando chiusa la stagione dei veti emettendo insieme i voti", ha concluso. 

Poi è tornato sul tema nella sua Enews: "Alle prossime politiche l'unica possibilità per cambiare rispetto al governo Meloni e Salvini è costruire un centrosinistra che costruisca un patto di governo puntuale, sui temi programmatici. E il Pd di Schlein esplicitamente dice che contano i voti e non i veti, a differenza di ciò che diceva il Pd del 2022. Non vedo spazi per un terzo polo anche alla luce delle inspiegabili divisioni, figlie di risentimenti e prive di elementi politici. Divisioni che noi con generosità abbiamo cercato di ricucire, anche accettando l'appello di Emma Bonino, a differenza di altri".  "Italia Viva deve essere fiera di questi anni - ha proseguito l'ex premier - Abbiamo mandato a casa Salvini al Papeete, portato Draghi a Chigi, creato le condizioni per il Mattarella bis, costruito il Terzo Polo: dobbiamo essere orgogliosi di ciò che abbiamo fatto. Ora si chiude un ciclo e si apre una storia nuova.

Per me dobbiamo recuperare il motto degasperiano di un centro che guarda a sinistra: questa sarà la proposta che porterò nelle sedi formali del nostro partito, dopo la lunga campagna di ascolto di queste settimane. L’Assemblea Nazionale è già convocata per la fine di settembre, prima che si chiuda la campagna di tesseramento". 

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